Corso rapido di cinematografia

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Written on 10:35 by Anonimo

Tutto nasce da una buona idea. Può trattarsi di una presa di posizione, una descrizione, un'affermazione concreta, un argomento o una richiesta. Puoi scoprirla da solo o fartela suggerire da amici, da un'azienda o da uno sponsor.

Come prima cosa, dovresti porti due domande?

1. Chi vedrà questo filmato?
2. Di cosa tratta questo filmato?


Sinossi e sceneggiatura

La sceneggiatura di un filmato è la sua base scritta, una sorta di manuale a cui è sviluppata l'idea del film. La sceneggiatura si può stendere in modo informale o scrivere con grande precisione, in base al tipo di argomento e alla serietà del lavoro. Chi realizza filmati per hobby preferisce di solito riprendere spontaneamente senza sceneggiatura. La struttura dei suoi filmati si sviluppa durante le riprese.

Non tutti i filmati quindi richiedono di preparare una sceneggiatura, che sarebbe un'eccessiva complicazione per molti progetti. Malgrado questa considerazione, non è una cattiva idea considerare con attenzione cosa si desidera ottenere dal prodotto finale. A questo scopo può essere estremamente utile una breve sinossi di tutte le scene pianificate e delle loro ambientazioni. Passare da una sinossi a una sceneggiatura completa è piuttosto rapido. Una buona sceneggiatura è sempre utile e le migliori, più dettagliate e più apprezzate nascono con una prima stesura di base.


Strumenti cinematografici

Se hai un'idea e una pianificazione delle riprese (sinossi), il tuo prossimo compito sarà tradurre la fantasia nel linguaggio cinematografico. Devi cioè considerare con quali mezzi cinematografici verrà realizzato il tuo filmato. Gli strumenti cinematografici più importanti sono:

Trama e continuità filmica
Utilizzo della telecamera
Impostazioni
Scene e tagli
Sonoro
Titoli
Illuminazione
Dagli schemi di azione e dalla traduzione nella lingua del film nasce poi, se richiesta, una sceneggiatura dettagliata.



Continuità

Tieni sempre a mente l'interesse degli spettatori. Mantieni alto il loro livello di attenzione e guidali con cura alla conclusione del filmato.

All'inizio, puoi attrarre l'attenzione dello spettatore con un esordio spettacolare. Poi, dovrai mantenerla con un metodo logico ed efficace. Il successo del filmato nel suo insieme, però, non dipende solo da una trama interessante. Molte brevi sequenze all'interno del filmato creano una narrazione più convincente. Riprendi sempre delle sequenze complete, con un inizio e una fine. Se mostri il guidatore dietro al volante, riprendilo anche mentre entra nel veicolo, al suo arrivo e quando scende, giunto a destinazione. Le azioni complete sono più facili da capire. La confusione nasce soprattutto da:

Organizzazione illogica o temporaneamente sbagliata delle scene: dei passanti con l'ombrello non si integrano bene in una giornata di sole.
Scene troppo brevi (regola pratica: le scene di durata inferiore ai tre secondi sono di solito tropo brevi)
Motivi contradditori in scene vicine
Salti di scena: una persone che inizia la scena trovandosi sulla destra dell'immagine e poi compare sulla sinistra.
Troppe panoramiche diverse, che non si dovrebbero mostrare in un sequenza (a meno che non siano nella stessa direzione e alla medesima velocità).
Utilizzo delle telecamera

Regola numero 1: tieni ferma la telecamera! Usa un sostegno per la spalla, un sostegno a terra o meglio ancora un leggero treppiede quando effettui riprese telescopiche con una distanza focale superiore a 25 mm per evitare riprese mosse.
Cambia prospettiva di tanto in tanto! Abituati a girare qualche volta inginocchiato, sdraiato, o dall'altro. I bambini e gli animali andrebbero sempre ripresi alla loro altezza, mentre le facciate degli edifici interessanti andrebbero riprese dal basso
Fai molte riprese ravvicinate ( visi, mani, fiori, frutta, poster, cartelli stradali ecc.). Avvicinati all'oggetto con la telecamera piuttosto che con il teleobiettivo.
Inizia con un campo lungo o medio, per passare a un tutto campo o a un campo medio seguiti dal maggior numero possibile di riprese ravvicinate. Usa la tecnica "campo/controcampo". Per esempio: riprendi prima un oggetto dall'esterno (per esempio un autobus che avanza) poi fai un controcampo dall'interno (con il guidatore dell'autobus). Un altro esempio è riprendere un visitatore in piedi davanti alla porta di una casa (campo) e poi inquadrarlo dall'interno della casa, mentre varca la porta e la chiude (controcampo).
Utilizza delle soluzioni cinematografiche per i cambi di tempo o località! Crea transizioni tra i diversi ambienti e usa, per esempio, un primo piano per passare da un momento temporale a un altro.
Non usare insieme riprese con movimenti della telecamera diversi. Le riprese panoramiche e le zoomate dovrebbero sempre essere separate da inquadrature con prospettive diverse.
Utilizza primi piani ripresi da angolazioni diverse durante i dialoghi. Sposta la telecamera! L'angolazione della telecamera dovrebbe variare di almeno 45 gradi.
Cambia la lunghezza di un campo più spesso se stai riprendendo degli edifici
Inserisci dei tagli quando gli attori si spostano. Lo spettatore viene distratto dal movimento e raramente nota i tagli.
Usa tagli fluidi ed evita di saltare alle scene nuove.
Le scene con poco movimento riprese dalla stessa prospettiva dovrebbero essere brevi. Le riprese con movimenti più rapidi possono essere più lunghe.

Lunghezza di campo

Quanto vediamo sullo schermo di una persona o di un oggetto è largamente determinato dalla lunghezza di campo adottata durante le riprese del filmato. Un elemento fondamentale per il modo in cui lo spettatore percepisce il tuo filmato è l'impressione che dai della distanza tra la telecamera e l'oggetto ripreso. Lo spettatore tende a fare riferimento alle sue esperienze quotidiane e a trasferirle nel film. Se lo spettatore vede un primo piano di un viso, sa che il volto è molto vicino. Se delle persone sono inquadrate come piccole figure all'orizzonte, è evidente che sono lontane. Abbiamo suddiviso le inquadrature da molto ravvicinate a molto distanti in otto categorie:

Campo lunghissimo

Questa lunghezza di campo non inquadra i dettagli. Spesso è usata all'inizio o alla fine di una sequenza d'azione per ottenere un cambio di atmosfera. Tipicamente inquadra soggetti come paesaggi, tramonti, profili di città e altre scene di ampio respiro. I film western spesso usano questa tecnica con nubi di polvere all'orizzonte e l'eroe che si allontana verso il tramonto. Questa rappresentazione simbolica è solitamente rafforzata dalla colonna sonora.

Campo lungo

Il campo lungo dà allo spettatore una panoramica di cosa sta succedendo e lo aiuta a orientarsi. Si basa sull'azione. Il campo lungo di una casa seguito dall'inquadratura di una persona su un tetto informa lo spettatore della posizione di questa persona. Questa tecnica può essere invertita con un effetto analogo, passando dal dettaglio in primo piano al campo lungo. Entrambe le tecniche possono preparare a un cambiamento di tempo o di località.

I campi lunghi contengono più dettagli, quindi dovrebbero essere leggermente più lunghi delle altre riprese.

Campo medio

Nel campo medio la distanza dallo spettatore è ancora abbastanza elevata. Inquadra le persone dalla testa ai piedi e permette agli spettatori di seguire completamente le loro azioni. Il linguaggio del corpo può essere facilmente interpretato, ma si perdono le espressioni del volto.

Piano americano/piano medio

Questi due piani sono solo leggermente diversi: il piano americano mostra l'attore dalla coscia alla testa, quello medio dalla vita in su. I piani medi vengono spesso usati per presentare il confronto diretto tra due attori, in quanto si vedono i movimenti delle mani.

Primo piano medio

Questa impostazione corrisponde all'incirca all'immagine a mezzo busto di una persona. E' la classica inquadratura da giornalista televisivo: dal torace in su. Le espressioni del volto si vedono chiaramente.

Primo piani/Primissimo piano

I primi piani mostrano una parte abbastanza ridotta di una scena, come il volto di un attore, in grande dettaglio, in modo che riempia lo schermo. I primi piani mostrano la testa e le spalle. I primissimi piani mostrano dalla fronte al mento.

I primi piani focalizzano l'attenzione sulle emozioni o le reazioni di un personaggio, e vengono a volte utilizzati nelle interviste per mostrare delle persone in uno stato emotivo particolare, di dolore o gioia. Nelle interviste, l'uso dei primissimi piani può enfatizzare la tensione dell'intervistato e suggerire che stia mentendo o si senta in colpa.

I primissimi piani si usano raramente con figure pubbliche importanti.

Con molte riprese in primo e primissimo piano puoi scoprire e presentare i dettagli del tuo film! Le riprese in primo piano sono particolarmente interessanti su un piccolo schermo televisivo, che diventa subito pieno. Quanti meno elementi vengono presentati contemporaneamente, tanto più ridotte sono le possibilità di distrazione dello spettatore. Inoltre nelle riprese in primo e primissimo piano è possibile impostare gli effetti con maggior precisione.

Scene e tagli


Varie riprese della stessa scena

Riprendi il tuo argomento da più angolazioni possibili. Avrai cosi più possibilità di scelta per montare una sequenza di immagini interessante sul PC. Mostra sia il guidatore che la macchina che guida. Non riprendere solo chi parla, ma anche chi ascolta e le sue reazioni, poi combina i diversi aspetti della scena.

La cosa migliore è creare una sorta di magazzino di materiale, con brevi riprese da diverse prospettive, con rapporti di luce differenti ecc.

Panoramica

Le panoramiche servono in particolar modo a trasmettere la sensazione del paesaggio. Le riprese panoramiche di solito durano tra i 2 e i 4 secondi.

Le panoramiche cominciamo con ca. 2-3 sec. di ripresa fissa sull'immagine di partenza e finiscono con ca. 2-4 sec di ripresa sull'immagine finale. Tra l'immagine di partenza e quella finale la camera si muove lentamente, senza sbalzi e con velocità costante.

Regola generale: non cominciare troppo presto e non finire troppo tardi! Mai interrompere una panoramica!

Puoi eseguire panoramiche orizzontali e verticali. Sono possibili anche panoramiche combinate. Esegui comunque sempre le panoramiche principalmente in una sola direzione.

Prova a sperimentare con diverse registrazioni, utilizza un cavalletto adeguato e scegli poi durante il montaggio la panoramica migliore.

Zoom

Quando si zooma sul soggetto la telecamera non si muove. Solitamente nella pratica cinematografica un uso limitato degli zoom è sinonimo di un capaci riprese con la telecamera. Anche qui quindi vale questa regola. Cerca prima di impostare al meglio il giusto segmento di immagine, regola la messa a fuoco poi inizia a filmare!

Transizioni

Le transizioni portano da una scena all'altra e possono creare tensione. Possono anche comunicare un significato, come il passaggio del tempo. Creare una transizione tra due scene invece che inserirvi un taglio secco può a volte essere efficace, ma bisogna evitare di utilizzare troppo questa tecnica: usala con parsimonia.

Le transizioni si dividono in tre tipi:

Basate sull'azione, per cui la transizione rimane all'interno della scena
Neutre (come il primo piano di un oggetto vicino) o
Esterne, che mostrano qualcosa di completamente slegato dalla scena
Le transizioni servono a sottolineare i passaggi filmici e devono essere adatte alla situazione.

Tagli

I tagli sono il metodo più semplice ed elementare per unire due scene: il passaggio diretto da una ripresa all'altra senza l'utilizzo di alcune tecnica o effetto. Di solito è considerato il tipo più diretto di transizione, sia tra due scene sia tra diverse angolazioni in una scena.

I tagli possono comunicare un significato, come un cambio di ambientazione o di tempo. Se sono effettuati male possono confondere lo spettatore.

Ci sono diversi tipi di tagli. Ecco un elenco dei più utilizzati:

Montaggio per motivazione: un taglio effettuato in un punto per cui ciò che è appena successo porta lo spettatore a desiderare di vedere subito qualcos'altro. Esempio: un uomo ha una discussione telefonica e nella scena successiva esce infuriato dalla casa.
Jump Cut o falso raccordo: passaggio improvviso da una scena a un'altra che può essere usato deliberatamente per ottenere un effetto incisivo, per esempio inquadrando due macchine che si avvicinano a un incrocio da direzioni diverse.
Montaggio per associazione: tramite un determinato ordine delle scene durante la visione viene scuscitata una associazione corrispondente. Il vero messaggio non viene tuttavia espresso esplicitamente o mostrato. Esempio: si vede un uomo che gioca alla lotteria e nella scena successiva lo si vede comprare una macchina costosa.
Montaggio incrociato: un taglio da una situazione a un'altra. Per esempio, invece di mostrare il sangue e i dolori del parto, riprendere il bocciolo di un fiore che sboccia.
Montaggio per contrasto: due scene palesemente diverse vengono montate insieme, per sottolineare allo spettatore una contraddizione. Esempio: un turista sdraiato sulla spiaggia, nella scena successiva ci sono dei mendicanti.
Montaggio per analogia: varie immagini con elementi in comune vengono mostrate insieme. Per esempio: un pallone da calcio e il globo terrestre, una rosa rossa e un vestito dello stesso colore ecc..
Sonoro

L'attenta organizzazione del sonoro, con registrazioni originali, canzoni, musica d'atmosfera, commenti o rumori di sottofondo, svolge un ruolo importante nella creazione di un filmato, contribuendo ad attribuirgli nuovi significati.


Commento audio

Un breve commento informativo è spesso molto utile allo spettatore.

La voce dovrebbe suonare naturale, quindi evita di leggere il testo mentre lo registri, in quanto l'effetto che ne risulta sarebbe poco spontaneo.

Lo scopo del commento non è solo di ribadire le informazioni che lo spettatore sta vedendo sullo schermo, ma anche di aggiungerne di nuove, come dei contenuti emotivi o delle informazioni secondarie.

Le immagini dovrebbero infatti parlare da sole. Tutto quello che lo spettatore riconosce visivamente non deve essere commentato oralmente.

Registrazione dell'audio originale

L'audio originale non dovrebbe mai essere eliminato completamente da un filmato: di solito, senza l'audio una ripresa appare sterile e meno autentica. Il commento dovrebbe essere fuso all'audio originale in modo che anche quest'ultimo si possa sentire. Comunque bisognerebbe smorzare i rumori di sottofondo indesiderati (come un forte vento o degli aeroplano).

Musica

Non sottovalutate mai l'effetto della musica in un filmato. E' spesso cruciale per suscitare una risposta emotiva e aggiungere il tocco finale alla tua opera. Il brano selezionato deve essere adatto al filmato.


Testi

I testi, come i commenti, aggiungono un nuovo livello di comunicazione al filmato. Devono essere interessanti e informativi e non distrarre lo spettatore dell'azione. Ecco alcuni suggerimenti su come integrare del testo nei filmati:

I titoli dovrebbero essere brevi in modo che si possa leggere facilmente il testo a schermo.
Bisognerebbe scrivere i titoli con caratteri grandi e facilmente leggibili. Come regola pratica, lo spettatore dovrebbe riuscire a leggere due volte un testo che compare con una dissolvenza. Le combinazioni di colore di sfondo e testo che seguono sono facili da leggere: bianco/rosso, giallo/nero, bianco/verde. Il testo bianco su sfondo nero può dare problemi. Alcuni sistemi non gestiscono contrasti superiori a 1:40 e non riescono a visualizzare in dettaglio questi testi.
I testi che entrano in dissolvenza devono rimanere visualizzati abbastanza a lungo da poter essere letti con calma. Per un testo di 10 lettere, sono necessari circa 3 secondi. Per ogni gruppo di 5 lettere in più aggiungi un secondo.
Ultimo suggerimento: non devi sempre scrivere il testo con un word processor. Le scritte che puoi riprendere nel mondo reale, su cartelli, locandine, ecc. offrono molte possibilità interessanti.

Illuminazione


Una delle differenze principali tra un filmato professionale e uno amatoriale consiste nell'illuminazione. Vale la pena da investire molto sia in termini di tempo che economici per ottenere un risultato ottimale. Si possono comunque raggiungere dei buoni risultati anche con un'improvvisazione ragionata.

Riprese sul set (in interni)

Fonti di luce: le riprese in interni non possono mai essere illuminate abbastanza. I professionisti spesso illuminano le loro scene con più di 10.000 watt. Un appassionato non può raggiungere questi livelli semplicemente perché di solito il suo impianto non eroga una simile potenza.

Non mescolare la luce naturale e artificiale! Prova a riprendere una volta una persone con la luce di una finestra e poi di nuovo con una fonte di luce artificiale: la differenza è sostanziale. Puoi ridurre questo effetto usando un filtro blu. Spesso è più semplice chiudere le tende e usare solo la luce artificiale.

I dilettanti spesso utilizzano delle luci alogene economiche, come quelle che si usano nei cantieri edili. I tubi fluorescenti sono più consigliabili, perché hanno una buona efficienza, sfruttano una minore potenza e generano meno calore. Inoltre producono una luce diffusa che non abbaglia: possono dare dei buoni effetti sui volti. L'illuminazione si può aumentare usando gli specchi.

Luce diffusa: l'illuminazione diffusa è la difficile arte di posizionare delle fonti di luce adatte alla telecamera. Teoricamente, si usano tre tipi di fonti luminose: la luce principale, la luce secondaria e la luce posteriore.

Luce principale: la luce principale rappresenta sempre la fonte di luce primaria. Dovrebbe sempre essere posizionata in modo da sembrare naturale allo spettatore e da non portarlo a porsi domande come " perché la luce viene da sinistra se le finestre sono sulla destra?".

Luce secondaria: in base all'angolazione da cui sono illuminate, le superfici degli oggetti e dei volti possono avere ombre troppo dure. Per bilanciare l'illuminazione e creare delle ombreggiature realistiche si usa una luce secondaria, di solito posizionata sul lato opposto della telecamera rispetto alla luce principale.

Luce posteriore: illumina l'oggetto da dietro, creando un alone romantico attorno alle figure. Fai attenzione a non puntarla direttamente verso la telecamera.

Altre sorgenti di luce: spesso vengono impiegate anche altri fonti di luce meno dominanti, per porre degli accenti di luce sullo sfondo o nella scenografia. Questo è possibile anche con delle normali lampadine avvolte con della carta per limitarne la potenza.

Riprese in esterni

Dato che devi adattarti alle condizioni di luce presenti, è importante lasciar passare più breve possibile il tempo tra la prima e l'ultima ripresa di scena.

Le ombre causate da una forte luce solare possono essere un problema. Dato che i proiettori di luce soffusa sono meno efficaci nelle giornate di sole, si usano dei riflettori per aumentarne l'illuminazione: sostanzialmente , si tratta di grosse lastre di fogli di alluminio increspati. Non richiedono alimentazione elettrica e sono ideali per le riprese a basso costo.

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