HDV, AVCHD e le soluzioni “fuori standard”

0

Written on 10:37 by Anonimo

Così come nella ripresa a definizione standard (PAL) anche nel dominio HD s’impone la definizione di uno o più standard cui i produttori si debbano adeguare per lo sviluppo delle proprie macchine. Allo stato attuale, il mercato è conteso tra l’HDV, l’AVCHD e le soluzioni proprietarie fuori standard.

HDV
Standardizzato da un consorzio composto da Canon, Sharp, Sony e JVC, HDV consente la registrazione del video HD sulle comunissime cassette MiniDV, con conseguente possibilità di riutilizzo delle vecchie cassette e, comunque, un risparmio non indifferente. Tra l’altro la durata della registrazione è esattamente identica a quella annunciata sulle cassette MiniDV, nonostante queste la riferiscano alla ripresa standard e non all’alta definizione: tutto ciò è possibile poiché lo standard HDV prevede l’utilizzo dell’Mpeg2, codec che, se al giorno d’oggi non è il più evoluto, è comunque più efficiente del DV usato dalle videocamere a definizione standard. Se i 25 Mb/s del DV sono necessari per registrare video in formato PAL senza introdurre artefatti dannosi, gli stessi 25 Mb/s (da cui dipende lo spazio occupato e quindi la durata del nastro) possono registrare video a 1080i in tutta tranquillità. Le specifiche HDV prevedono i formati 720p e 1080i, mentre per quanto concerne l’audio, le specifiche sono inferiori a quelle del DV classico, prevedendo la necessaria compressione Mpeg I anziché l’audio non compresso PCM. Infine, va segnalato che HDV, usando il collaudatissimo codec Mpeg2, trova facile possibilità di editing e supporto da parte di tutti i principali software di editing esterni.

AVCHD
Nato come derivazione consumer del formato proprietario Sony XDCAM, AVCHD è stato standardizzato nel maggio 2006 da parte di Sony e Panasonic, seguendo fedelmente le specifiche del Blu-ray Disc ma sostituendo il disco di nuova generazione (all’epoca troppo caro) con un più comune DVD registrabile. Poi, il mese successivo il formato è stato esteso a svariati altri strumenti di registrazione quali gli Hard Disk e le carte di Memoria Flash, ma mantenendo le proprie caratteristiche originarie in ambito di registrazione audio e video: il codec video è l’efficientissimo AVC/H.264, mentre per l’audio il PCM non compresso (stereo o multicanale, quest’ultima opzione valida solo per il video SD) o il Dolby Digital, anch’esso stereo o multicanale. A livello di authoring, AVCHD riprende larga parte delle soluzioni adottate nel Blu-ray Disc (pur con alcune differenze significative) permettendo quindi la riproduzione (con eccezioni) del girato mediante i lettori da tavolo standard. Più in dettaglio, lo standard AVCHD supporta video alle risoluzioni di 480/60i (NTSC), 576/50i (PAL), 720p, 1080i e 1080p, anche se le concrete possibilità di filmare in questi formati dipende dal modello che si sta utilizzando. Infine, per quanto concerne le possibilità di editing, fermo restando che le videocamere permettono già qualche operazione non lineare e di authoring, i software che supportano AVCHD non sono pochi, ma data la complessità del codec H.264, è più che consigliabile dotarsi di un PC di ultima generazione, pena grossi rallentamenti e difficoltà nell’editing realtime.

Al di là di queste due grandi famiglie, esistono poi le soluzioni proprietarie, che non ricadono né nell’uno, né nell’altro caso. I produttori non sono per nulla obbligati ad aderire ad uno dei due formati, per cui non è infrequente la disponibilità di macchine “fuori standard” che permettono la cattura di video ed audio di alta qualità in "dialetti" di MPEG2 e MPEG4 non sempre riconosciuti dai comuni programmi di editing. A tal proposito, la non appartenenza ad uno standard ben preciso potrebbe rendere ostico il coordinamento con gli strumenti di editing tradizionali, motivo per cui i produttori solitamente corredano le proprie macchine con del software ad hoc, solitamente di livello consumer. Tra i vari esempi disponibili sul mercato, segnaliamo la nuovissima Samsung VP-HMX20C, una macchina che registra video in H.264 e audio AAC sulla propria memoria interna da 8 GB che può essere facilmente estesa con schede di memoria SD o MMC Plus. In questo modo la macchina non ricade in alcuno degli standard prestabiliti, ma i risultati sono comunque ottimali, garantiti dall’efficienza dei due codec e dalle caratteristiche di pregio della videocamera.

If you enjoyed this post Subscribe to our feed

No Comment

Posta un commento