Visitare l'Etiopia

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Written on 15:31 by Maw Agency

ATTIVITÀ: con la sua spettacolare avifauna, l’Etiopia è un paradiso per gli ornitologi, i laghi della valle del Rift sono i posti migliori per l’osservazione degli uccelli. Il parco di Entoto vicino A.A. offre possibilità di passeggiate lontano dalla folla.
I parchi dello Simien e del Bale sono mete ideali per fare trekking o passeggiate con i muli. Intorno al lago Tana c'è possibilità di passeggiate in bicicletta lungo il lago. Per fare il bagno solo il lago Langano è immune della bilarziosi.
Non si devono dimenticare le bellissime chiese come quella di Gondar o del Tigray ci sarà solo l’imbarazzo della scelta.

I mercati sono colorati ma molto poveri.

GIORNI DEI MERCATI:
DIMEKA MARTEDI E SABATO
JINKA SABATO
KEY AFAR GIOVEDI
KONSO LUNEDI E GIOVEDI
TURMI LUNEDI
YABELO SABATO

Cosa vedere




ADDIS ABEBA: 3 milioni di abitanti, fondata nel 1887, rischiò di essere abbandonata a causa della penuria di legno da combustione e fu salvata grazie all’introduzione nella regione dell’eucaliptus proveniente dell’Australia. È una città molto grande senza vero centro e quasi senza nome delle vie.

Il museo etnologico merita una visita ed è una introduzione ideale alla grande diversità etnica del paese. Per vedere Lucy si deve andare nel museo nazionale. Il Mercato, è il più grande mercato aperto d'Africa, vi si trova di tutto, compresi i souvenir, ma attenzione ai borsaioli!

AXOUM: è la città santa dell’Etiopia. Fu in quella città che il cristianesimo fu decretato religione di stato. Vi si trova un campo pieno di obelischi che ricordano la gloria passata della città: queste colonne, alcune di oltre 20 metri, erano scolpite in un unico blocco di granito. Axoum dista circa 500 km. dalla capitale ed è raggiungibile con l’aereo o col bus da Gondar, Adwa, Adigrat, A.A. o Mekele.

BAHAR DAR: la città non offre nulla di particolarmente interessante a parte un mercato il sabato.

Sul lago diversi isolotti con monasteri. I più antichi risalgono al XI secolo, ma la maggioranza furono costruiti all'inizio del XV. I monasteri di Kidene Mehret, Kebram Gabriel (proibito alle donne) e di Debre Maryam sono i più conosciuti.

Andare da un isolotto all’altro diventa costoso se si è soli.

Per le chiese (ingresso 30 birr), assolutamente da non perdere l'isola di Dek, per visitare Narga Selassie. Ci vogliono circa 4 ore andata e ritorno, e si deve prendere la grande nave che parte vicino all’albergo Ghion, informarsi per gli orari, 100 birr a persona; i biglietti si prendono all’imbarcadero. Non prendere le piccole barche che vi saranno proposte dagli alberghi perché oltre ad essere pericolose costano da 3 a 5 volte il prezzo della grossa nave! Fare soltanto un giro sul lago non ha nessun interesse.

LE CASCATE DEL NILO BLU (TISSISAT): circa 45 minuti di bus da Bahar Dar (nessun altro mezzo ci va); alte 45 metri e larghe 400 erano impressionanti, ma ora, da quando la diga è in funzione non merita più la visita, perché ora le cascate sono ridotte a un filo d’acqua.

GORGORA: possiede una bellissima chiesa del XVII secolo: la Debre Sinai. Posteggiare fuori del Lake Hotel, altrimenti tassa di 20 birr! Da Gorgora dovrebbe essere possibile andare sull’isola di Dek, informarsi e cosi si può evitare la sosta a Bahar Dar che non offre nulla di particolarmente interessante se non quella chiesa.

I LAGHI DELLA VALLE DEL RIFT: i 7 laghi della valle del Rift si estendono tra A.A. e i confini col Kenya e sono posti ideali per osservare gli uccelli. I laghi di Langano, Abitata e Shala sono i più conosciuti e si distinguono dal diverso colore delle loro acque: blu, argento e marrone. Sul lago Abiata, poco profondo, vive una ricca avifauna. Il lago Shala ha origine vulcanica. Potrete pure approffittare delle sorgenti di acqua calda di Wondo, Sodere o Genet. Verso il confine col Kenya nei laghi Chamo e Abaya si possono vedere dei coccodrilli. Pure il lago Chitu ha origine vulcanica e lo si raggiunge seguendo una pista da Aje. Milioni di fiamminghi rosa da osservare a Sembete, che offre la possibilità di attraversare villaggi non battuti dai turisti.

GONDAR: a circa 750km a Nord della capitale. Fu capitale dell’Etiopia dal 1632, dalla sua fondazione da parte di Fasiladas, sino al 1885. Da visitare il castello reale del 1640, di stile portoghese, e i Bagni di Fasiladas, con lo stesso biglietto d’ingresso. Bellissima chiesa, che da sola merita il viaggio in Etiopia.

LALIBELLA: bellissime chiese monolitiche ricavate nella roccia, costruite nel XII secolo. È a quella epoca che Lalibella fu nominata capitale dal re Lalibella, rispondendo cosi alla volontà di Dio che gli sarebbe apparso in sogno. Le 11 chiese rupestri furono costruite nel giro di un secolo e, secondo la leggenda, grazie all’aiuto degli angeli. I preti che ci abitano da secoli sono i guardiani dei tesori, come le varie croci, le bibbie riccamente decorate e dipinte ed altri manoscritti. Raggiungibile con l’aereo da Gondar o A.A. come pure in bus, Lalibella è da vivere durante la festa della Timkat.

PARCO NAZIONALE DELLO SIEMIEN: paradiso per gli amanti del trekking, questo parco offre dei panorami bellissimi e vi si può ammirare una fauna molto ricca. Le passeggiate durano da 3 a 10 giorni, da fare a piedi o a dorso di mulo. Per i più sportivi si può scalare il Ras Dashen. Tutti i trekking hanno come punto di partenza Debrak a circa 100km a Nord di Gondar, raggiungibile col bus.

HARRAR: sita a 1800 metri di altitudine, è una eccezione in Etiopia, perché di confessione musulmana, e dietro le sue mura accoglie ben 87 moschee. Ma Harrar è conosciuta anche perché Rimbaud ci ha vissuto alcuni anni.

PARCO NAZIONALE DI AWASH: visto il prezzo di ingresso non vale la pena, per vedere solo una cascata, qualche coccodrillo e un ippopotamo se si è fortunati, i leoni, gli orinx, i kurdu sono molto rari. Si raccomanda “le buffet d’Aouache�? dove per meno di 100 birr si trova un alloggio decente.

IL LAGO ZIWAY: i pescatori rientrano presto al mattino con la pesca, sulla riva i bambini in mezzo agli uccelli, le oche, i pellicani i marabù li aspettano. Piccolo mercato di pesce verso le 7.30-8.00 vicino al lago ogni giorno.

PARCO ARBA MINCH: ci vivono le etnie Ganjulé e Guli. Una curiosità è la fattoria dei coccodrilli. Il parco è senza interesse in sé, e molto caro per intravedere qualche zebra: 70 birr a persona, 20 per il veicolo.

Nella città di Arba Minch si raccomanda il Soma restaurant dove potrete mangiare un ottimo pesce (tilapia) alla griglia e una ottima zuppa di pesce. Appena giunti in città passare per ordinare!

MONTI GUGE: l’etnia dei Dorze vive nel villaggio di Chencha, da vedere le loro capanne dai tetti di oltre 10 metri.

KONSO: vivono nella valle di Omo e i Konso praticano il culto del waq, quello dei serpenti e degli antenati. Per visitare i villaggi Konso si deve avere una jeep. Obbligatorio prendere un biglietto all’ufficio del turismo e una guida: 30 birr a persona e oltre 30 per la guida del gruppo, fare almeno 2 o più villaggi, ma la guida farà di tutto per farvi fare il villaggio turistico soltanto, con foto da pagare e mercanteggiare (1 a 2 birr a foto).

TURMI: poco prima della cittadina c'è un bel campeggio per circa 25 birr, l’albergo della città non è raccomandabile. Possibilità di trovare del pane a Turmi, ma per il resto è meglio avere previsto prima. Mercato il lunedì.

DIMAKA: circa 1 ora di pista di Turmi, è la regione degli Hamar, etnia la più simpatica e meno selvaggia, mercato al sabato con tutte le etnie della zona.

OROMATI: città di media importanza, a volte c'è qualche difficoltà con la polizia locale per poter andare a visitare i villaggi Dassanech, sarete scortati da un poliziotto armato! Foto da pagare (1 a 2 birr la foto)

PARCO DELL’OMO: ora varie etnie si dividono il territorio e sopravvivono di caccia illegale. Potrete incontrare i Bodi, i Surma, I Bumi, i Dizi, gli Hamer, le Karo, i Dassanech...

VILLAGGI KARO E MURSI: Due villaggi Karo, uno vicino Omo e l’altro, il più importante, quello di Doose. Attenzione, il responsabile del villaggio può richiedervi sino a 50 birr per l’entrata! Naturalmente ogni foto è a pagamento! Per andare in quei villaggi un veicolo fuori strada è indispensabile e in caso di pioggia la pista è subito impraticabile. I Mursi sono invadenti ed è meglio andarci le mani vuote: rischio di furto e inoltre possono dimostrasi aggressivi. Contrattare bene prima il prezzo di ogni foto prima di farla! Se il vostro autista sa qualche parola del loro dialetto incaricatelo di contrattare, dandogli il vostro pacchetto di biglietti nuovi da 1 birr.

JINKA: in quella città c'è poco da fare, ma è una tappa quasi obbligatoria, la pista dell’aeroporto è in pieno centro città e diventa la principale attrazione una volta alla settimana alle 11.00, quando arriva l’aereo da A.A. Ogni tanto i Mursi vengono al mercato. Mercato ogni giorno, ma il più importante ha luogo al sabato.

PARCO NAZIONALE DEL NECHISAR: da evitare visto i costi proibitivi,(70 birr a persona e 20 la macchina) per intravedere poche bestie selvatiche come zebre e antilopi.



Gastronomia
L’injera è la base dell’alimentazione del paese. Si presenta come una piadina di spugna impatata in una farina di un miglio particolare che cresce solo in Etiopia: il teff.
La carne e le verdure sono spesso cucinate in salsa piccante.
La provincia meridionale di Kaffa rivendica le piantagioni di caffè le più vecchie al mondo, e i fagioli crescono in Etiopia da oltre tre millenni. Si possono gustare ottimi capuccini e ogni tanto dei caffè macchiati nella capitale.
L’acqua non è potabile, ma ovunque si trova acqua minerale gassata o non, in bottiglie. Nelle campagne le vostre bottiglie di plastica faranno la gioia di tutti, quindi regalatele.
Cinque marche di birre si contendono il mercato, da provare tutte, perché tutte eccellenti (Harrar, St George; Medele, Meta, Meloty). circa 3 birr.
Vi sono varie bevande locali, come il tella: birra a base di orzo o di mais, il Teidj, il Birthz, il Tej, che è un alcool di cereali molto forte.
Vino locale: il Gouder : vino rosso forte da bere fresco con i pasti. L’Axoumite: vino rosso dolce. Il Dukan è di sicuro il migliore vino rosso del paese. L’Awash: vino bianco secco.
Il tè (tchay) è molto buono e a volte aromatizzato con chiodi di garofani.
La spesa per mangiare è molto bassa: per i 3 pasti della giornata circa 100 birr, inclusa la birra, e costa ancora meno se mangiate i piatti tipici etiopi. Attenzione, spesso c'è un prezzo per i locali e uno per un turisti, che va sino al doppio! Un consiglio: fate pagare il vostro autista, che rimborserete subito dopo: risparmio assicurato!!! Il menù detto internazionale è quasi identico dal nord al sud, propongono i stessi piatti a quasi lo stesso prezzo indipendentemente della qualità del ristorante!

Pernottamenti
Non ci sono ancora molti alberghi, e se viaggiate nel periodo di alta stagione meglio telefonare tra una tappa e l’altra, in modo di poter riservare una camera.
La tenda rimane indispensabile per quel motivo, anche negli alberghi si può mettere la propria tenda nel loro giardino, pagando un contributo che dà il diritto di usare i sanitari. Il problema maggiore del paese è la poca cura che hanno delle loro strutture, e così quello che oggi è decente e raccomandabile non lo è più a breve, visto lo stato di abbandono nel quale lasciano le loro proprietà. Un consiglio: prima di pagare la camera scelta verificate con molta cura se tutto funziona bene, perché quasi sempre vi si promette la doccia calda che esiste solo nei sogni dei gestori, prese che sono senza corrente o rotte e cosi via. Per i viaggiatori in bus sulle le linee che mettono oltre 24 ore a giungere a destinazione, i bus si fermano in piccole città dove è facile pernottare. Quasi sempre sono alberghi molto modesti, a volte nuovi, ma sempre conproblemi nelle toilette! Non fermatevi al primo, ma visitatene alcuni prima della scelta definitiva.
Il prezzo per una stanza in un albergo di categoria media, detto confortevole con acqua calda, si aggira sui 15-20$ la doppia, metà per la categoria inferiore e senza colazione.
Per il sud prevedere la tenda con il cibo per i giorni strettamente necessari per il circuito dopo Konso sino a Jimka, a Turmi si può noleggiare un letto sotto delle grandi tende, ma è abbastanza caro.

Autore:
Graziella
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