PESCA SPORTIVA-CATCH E RELEASE

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Written on 01:43 by Maw Agency

da: mr.ghorn07(ebay)

Carpfishing,frequento molto il fiume Adda zona Lodi e Dintorni,poi ogni tanto tra fine inverno e in primavera vado anche nei laghetti a pagamento a pescare le trote a Spinning,
Ho visto che Ebay mi da la possibilita’ di scrivere una guida o recensione,quindi ho deciso grazie alle mie conoscenze in materia,di scrivere una guida di come si effettua un corretto Catch e Release,per chi non lo ha ancora sentito questo termine singnifica:Prendi e Rilascia.
Questa guida serve per chi vuole praticarlo ma non sa come si fa,e per chi lo fa ma lo esercita in malo modo.
Non basta slamare il pesce e buttarlo nell’acqua ma bisogna utilizzare svariati accorgimenti per arrecare meno danni possibili al pesce.
Ho visto dei pescatori lanciare come se fosse un sasso il povero pesce nell’acqua…..no comment.
Il primo accorgimento da adottare per chi vuole praticare il Catch e Release e’ schiacciare l’ardiglione dell’amo o dell’ancoretta,in modo che una volta allamata la preda con questo accorgimento si causa meno danni ed e’ facilissimo slamarla.
Schiacciare l’ardiglione comporta solo una cosa negativa,che e’ piu’ facile perdere il pesce durante il combattimento,ma quando lo si cattura vi garantisco che la soddisfazione e’ enorme.
Seconda cosa da fare e’ di bagnarsi la mano,prima di toccare il pesce,questo perche’ qualsiasi tipo di pesce ha intorno al suo corpo un muco protettivo,che serve per proteggersi dalle malattie e dai batteri,toccandolo con una mano asciutta si tira via questo muco,e il pesce e’ piu’ soggetto a prendersi le malattie.Non avete mai visto dei pesci girare a riva con delle macchie bianche?queste macchie bianche sono dei funghi che attaccano la cute del pesce e pian pianino lo fanno morire.
Si nota questa cosa soprattutto in alcuni laghetti per pesca alla trota.
Terza cosa da fare il piu’ velocemente possibile,maneggiando con assoluta cura la nostra preda,e’ la foto di rito,un bel ricordo dell’emozione provata e’ indispensabile per chi pratica il catch e release,vedere le proprie catture magari in inverno nel caldo della propria casa,e pensare e rivivere quei bei momenti passati sul fiume,sul lago,al mare,o in torrente e’ un bel toccasana contro lo stress,i problemi del lavoro,i problemi economici ecc. Io ho in mente ancora le prime prede pescate a spinning quando ero piu’ piccolo,e anche per voi sara’ cosi’.
Praticando il catch e release oltre al ricordo della cattura,si ha il pensiero positivo di aver ridato vita alla propria cattura,e magari la possibilita’ un giorno di ripescarla combattendo ancora con lei,secondo me questa e’ la vera essenza della pesca sportiva,pero’ ovviamente non nego che ogni tanto una bella trotella e una frittura di alborelle non puo’ non mancare nella nostra tavola.
Quarta cosa una volta slamato il pesce bisogna porlo delicatamente nell’acqua,molti pesci quando li si rimette nell’acqua,rimangono un po’ storditi,rimanendo anche a pancia all’aria,succede questo perche’ il pesce e’ rimasto un po’ troppo fuori dall’acqua,in questi casi si deve prendere il pesce delicatamente possibilmente con 2 mani,e lo si spinge avanti e indietro magari controcorrente,questa operazione serve per ossigenare il pesce per farlo riprendere dallo shock subito.
Una volta che il pesce si e’ allontanato dalla riva,il nostro compito e’ finito,alla prossima cattura si rifaranno le operazioni sopra descritte.
Un ultima cosa molto importante e’ se si vuole tenere il pesce nella nassa(l’ideale per salvaguardare il piu’ possibile i pesci deve essere lunga piu’ di 3 metri) per poi rilasciarlo a fine sessione di pesca,e’ lavare e disinfettare la nassa ogni volta dopo averla utilizzata,questo perche’ se si prende un pesce gia ammalato e lo si mette nella nassa,i batteri vanno a depositarsi sulla rete della nassa,quindi se non la si pulisce correttamente,quando verra’ di nuovo utilizzata c’e’ il rischio che questi batteri infettino pesci in buona salute,in Inghilterra in molti laghetti carpodromi-pesce bianco ci sono delle apposite vasche igienizzanti dove il pescatore prima di pescare e’ obbligato ad immergere la propria nassa.Questo discorso ovviamente vale anche per i retini e i guadini.
Spero che questa mia guida vi sia stata utile,alla prossima,ed un in bocca al Black Bass da Mr.Ghorn07

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