Rompere gli schemi

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Written on 10:21 by Anonimo

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, gli stati d’animo non vanno legati ad una connotazione superficiale; sono come le foglie di un albero: una parte esteriormente visibile, che tuttavia ha origine da radici che affondano nelle profondità del terreno. Allo stesso modo gli stati d’animo sono elementi del nostro modo di essere che nascono dagli strati più intimi della nostra personalità: hanno a che fare con l’identità di una persona, con i suoi valori.

Tutto dipende da ciò in cui ognuno di noi crede, a quali principi ed ideali si affida giorno per giorno. Da questo deriva soprattutto l’interpretazione che ciascuno di noi si dà di se stesso, ovvero il tipo di persona che ognuno ritiene di essere. Ed è proprio questo che dobbiamo scoprire, se vogliamo che le nostre strategie seduttive abbiano una buona riuscita.

La prima regola dell’attrazione è infatti che “il simile si attrae col simile”. Accanto a questa necessità di circondarsi di persone quanto più vicine al nostro modo di essere e di vivere, tutti ricerchiamo la soddisfazione di esigenze emotive, quali comprensione, accettazione, sostegno. Detto in altri termini, tutti noi siamo alla ricerca di rapporti di tipo empatico: vogliamo stringere relazioni significative con il prossimo, abbiamo bisogno di costruire rapporti intensi, basati sull’armonia di carattere e spirito, quel tipo di sintonia particolare che in genere si commenta con frasi del tipo “abbiamo la stessa lunghezza d’onda”, oppure “parliamo lo stesso linguaggio”, che la maggior parte di noi ha di sicuro avuto già la fortuna di sperimentare.

C’è solo un modo per capire come sono le persone con cui entriamo in relazione: comunicare con loro. La comunicazione è l’unica possibilità per togliere la maschera a tutti quelli che abbiamo di fronte, per vederne il vero volto e capire chi sono. La comunicazione è il segreto per costruire un rapporto armonico e complice con gli altri, per riuscire a vedere il mondo dallo stesso punto di vista, o quantomeno a comprendere e rispettare punti di vista diversi dal nostro. Una volta delineata la soggettività della persona che abbiamo di fronte, esiste una particolare strategia alla cui attuazione possiamo ricorrere per costruire con lei un rapporto profondo, un legame forte: aiutarla a crescere spiritualmente.
Se riusciamo a legare la nostra persona al miglioramento delle condizioni emotive degli altri, standogli accanto e sostenendoli lungo il percorso della loro crescita spirituale, avremo creato un legame molto forte che ci unirà in un modo assolutamente unico, tanto da renderci una presenza difficilmente sostituibile, quasi irrinunciabile nella loro vita.

Ci sarà capitato spesso che uno dei nostri amici o magari proprio una persona che ci interessava conquistare, si sentisse particolarmente giù di morale. E magari motivasse il suo rifiuto ad un nostro invito, dicendo “Scusa, ma oggi non è proprio giornata per uscire, sai sono davvero triste...”. In una situazione come questa, proviamo a dirle che la depressione in fondo, come qualsiasi altro stato d’animo, è un’emozione che noi abbiamo creato e che quindi noi possiamo combattere e sconfiggere. In che modo? Semplicemente utilizzando il jukebox mentale di cui abbiamo parlato prima. Proviamo quindi ad aiutarla ad accedere ad un nuovo stato d’animo, una nuova canzone del suo jukebox mentale: modificando il modo in cui parla, il cosiddetto dialogo interiore, e il suo atteggiamento fisiologico.
La persona depressa avrà sicuramente gli occhi bassi e spenti, le spalle curve e la testa china. Parlerà con tono mesto, si ripeterà continuamente quanto sia depressa e triste e che brutta giornata stia vivendo. Proviamo a scuoterla per le spalle, con una dolce fermezza, alzandole il viso e facendole volgere lo sguardo all’insù. Diciamole con tono tranquillo: “Ascoltami, fai un paio di bei respiri profondi e guardati intorno a testa alta. Dì dentro di te che oggi è una giornata splendida, che non vedi l’ora di viverla. Dì che ti senti fiducioso e sereno, che sai di potercela fare, qualunque cosa accadrà e che perciò ti senti alla grande. Sai quando ti senti davvero bene, profondamente in pace con te stesso? Ora, non ti sembra che vada già meglio? Allora perché non ci andiamo a prendere un bel gelato?”. Non solo in un modo quasi istantaneo sarà cambiato il suo stato d’animo, e dunque l’avremo fatta uscire dalla sua tristezza, ma avremo anche legato questo suo rasserenamento al nostro aiuto e alla nostra presenza al suo fianco.

C’è una scena di un film comico di qualche anno fa che spiega molto bene il concetto di congruenza emotiva di cui stiamo parlando: “L’aereo più pazzo del mondo”. Il film è ambientato all’interno di un aereo di linea, il cui volo è un susseguirsi di disavventure e incidenti al limite del paradossale, in un susseguirsi di gag comiche e demenziali. Una delle passeggere in particolare non regge allo stress e cade preda di una crisi di panico: la donna trema, urla e piange disperata. Una delle hostess le si avvicina quindi con l’intento di calmarla. I suoi iniziali modi gentili si trasformano all’improvviso: afferra la donna per le spalle, la scuote con veemenza e le urla con tono aggressivo: “Si calmi signora, si calmi!”. Inutile dire che la donna continua a strillare e tremare dal terrore. Uno dei passeggeri arriva quindi in aiuto dell’hostess: “Signorina, lasci provare me”. Ha l’aria mite, un tono molto dolce e comprensivo. Anche lui però afferra la signora isterica, le urla di calmarsi e addirittura le molla un sonoro ceffone. La crisi di panico della signora prosegue.

E’ così che si forma una lunga fila di passeggeri che vogliono a loro volta tentare di “calmare” la signora, susseguendosi uno dopo l’altro con metodi quanto mai brutali. L’estrema comicità della scena gioca appunto sulla incongruenza tra il messaggio che i passeggeri vogliono trasmettere alla poveretta spaventata e i mezzi che utilizzano per farlo.
Trasmettere un messaggio congruente significa quindi essere calmi se vogliamo indurre calma, essere interessati se vogliamo indurre interesse e così via. Perché in questo modo possiamo accedere direttamente al jukebox del potenziale partner, lavorando a stretto contatto con la sua identità. Proprio per questo la congruenza è un mezzo estremamente efficace per creare sintonia con la persona che ci interessa.

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