Stati d’animo!

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Written on 10:28 by Anonimo

Comunicatori e Seduttori si diventa, questo è sicuro. Conoscendo e mettendo in pratica adeguate tecniche di comunicazione, tutti noi possiamo diventare ottimi seduttori!

In realtà quello che conta oggi non è né l’aspetto fisico né la posizione sociale, a dispetto di quanto pensino in molti. Non serve né avere i soldi di Bill Gates né essere belli come Brad Pitt o Claudia Schiffer per conquistare la persona che ci interessa. Quello che conta sono solo gli stati d’animo! In che modo? Semplice, quando la persona che ci interessa sale sull’auto di lusso del nostro rivale, pensiamo forse che sia innamorata di lui? No, la verità è che in quell’auto si sente molto bene, sta in uno stato d’animo particolare di soddisfazione.

Quindi, se noi potessimo agire sul suo stato d’animo avremmo molto potere in mano, e potremmo farla sentire bene esattamente allo stesso modo!

Ebbene, agire sugli stati d’animo è possibile, attraverso adeguate tecniche di comunicazione ipnotica e persuasione subliminale: quello che si dice “il potere delle parole”!

Pensiamo alla parola “sesso” chissà quanti pensieri ci vengono in mente, quante associazioni, quanti ricordi o quante speranze. Basta una parola per attirare la nostra attenzione e per accedere istantaneamente alla nostra mente inconscia!

Facciamo un paragone per capirci meglio: immaginiamo che la mente sia un semplice distributore di bibite; le bibite sono le nostre emozioni, i nostri ricordi immagazzinati nella mente, sono i riferimenti che ci permettono di provare determinati stati d’animo. Ebbene le parole che usiamo sono i gettoni per accedere a questi stati d’animo!

Quindi la prima regola della seduzione è utilizzare un determinato insieme di parole e di espressioni subliminali che ci consentono di modificare lo stato d’animo della persona che vogliamo conquistare. Ad esempio proviamo a dirle: «Ti è mai capitato di conoscere una persona e provare istantaneamente una grande sensazione di curiosità?» Con una frase del genere la obbligheremo a entrare nello stato d’animo di curiosità, è come se avessimo inserito un gettone nel suo distributore e avessimo scelto la lattina della curiosità. Perché succede questo? Perché il cervello umano, per comprendere e rispondere a ciò che gli è stato chiesto, deve per forza entrare in quello stato d’animo, riviverlo per capirne il significato. Significato che per ogni individuo è strettamente personale e riferito alle proprie esperienze. Quindi utilizzando spesso l’espressione «ti è mai capitato di...?» obblighiamo il nostro interlocutore ad entrare in un determinato stato che possiamo quindi associare a noi: nel momento stesso in cui pronunciamo quel tipo di frase, lui entra nello stato di curiosità e comincia a provare curiosità proprio nei nostri confronti! In questo modo poniamo le migliori basi per iniziare una conversazione densa di significati nascosti.

Immaginiamo le potenzialità di questo strumento linguistico: possiamo indurre qualsiasi tipo di emozione o stato d’animo. Proviamo con: «Ti è mai capitato di sentirti profondamente attratta dalla persona che hai di fronte?» Questa frase generica in realtà si riferisce proprio a noi che siamo lì di fronte, ma senza essere troppo specifici supereremo qualsiasi barriera difensiva!

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