Guida all'acquisto del Furgone

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Written on 02:12 by Maw Agency

Il furgone rientra nella categoria dei veicoli commerciali, costituendone la parte più capiente e quindi “pesante” rispetto agli altri van, più piccoli e agili.
Se ci pensiamo bene, possiamo enumerare una quantità enorme di funzioni che il furgone man mano si è arrogato, in ambito lavorativo principalmente, ma non solo.

Tra gli usi meno convenzionali del furgone, pensiamo per esempio a chi debba effettuare un piccolo trasloco o un trasporto occasionale di qualcosa di pesante.
Potrà noleggiare un furgone (o un furgoncino) per un pomeriggio, una giornata o addirittura un week-end, se necessario.
Quale esempio migliore del camper, poi, per dare un’idea di uso non lavorativo del furgone?

Tra gli impieghi lavorativi del furgone, invece, si possono ricordare tutti coloro che devono consegnare merce di peso e dimensioni consistenti (un elettrodomestico così come un pianoforte), vendere gelati, allestire bancarelle al mercato, trasportare animali o denaro (i portavalori)…

Ma anche l’ambulanza, poi, che cosa è se non un furgone attrezzato per la cura e il trasporto di un malato?

Se poi dobbiamo citare un riferimento di “culto” per gli appassionati di tv, non si può non parlare di Mister T e gli incredibili personaggi dell’A-Team… La serie televisiva americana, divenuta di successo negli anni Ottanta, aveva proprio come protagonista un furgone nero e super attrezzato grazie al quale il gruppo girava alla caccia di “cattivoni” da sconfiggere.

Per guidare il furgone, che per il Codice della Strada rientra nella categoria degli autocarri, è sufficiente una patente di tipo B, purché esso non superi le 3,5 tonnellate.
Il Vano Merci

Il vano merci è la principale e distintiva qualità del furgone, che rappresenta la parte più numerosa dei veicoli commerciali.

La sua caratteristica dominante, infatti, è proprio quella di possedere una capienza di gran lunga superiore a quella dei mezzi commerciali più piccoli, che dunque a livello di portata si situano a metà strada rispetto alle automobili.

A seconda del tipo di furgone il vano merci potrà essere rigido (furgonato) o molle (telonato); le due versioni presentano entrambe vantaggi e svantaggi.

In particolare, il furgone telonato ha delle forti limitazioni in caso di vento, quando diventa addirittura pericoloso sia per il conducente che per gli altri guidatori se la merce dovesse mai fuoriuscire e invadere la carreggiata, con conseguenze facili da immaginare.
Tuttavia in condizioni climatiche normali è più comodo per sistemare la merce o verificare su più lati il contenuto.

Diversi sono gli accessi al vano merci, uno posteriore e due laterali: il portone posteriore è in genere a doppio battente, che è più comodo e sicuro, mentre quelli laterali sono a scorrimento.
In particolare, di serie viene fornito un solo accesso laterale, ma su richiesta se ne possono avere due (dipende dalle marche), cosa che può rivelarsi molto utile per accelerare il caricamento degli oggetti sul furgone.
E’ importante sapere che ogni furgone è in grado di ospitare al suo interno merci o comunque oggetti caricabili su bancali di tipo europallet, che sono quelli standard in Europa.

Perché è importante che un furgone possa accogliere bancali europallet?
I bancali europallet sono quelli attualmente in uso per i trasporti in tutta Europa, e differiscono parecchio da quelli in uso invece Oltreoceano, come negli Stati Uniti. Il loro successo dipende innanzitutto dal fatto che sono costruiti con materiali molto più resistenti di quelli utilizzati altrove.
Tutti i commercianti che spediscono merci da paesi extra-comunitari è bene che si dotino di questo tipo di bancale per almeno due motivi:

chi deve ricevere la merce potrebbe non essere attrezzato per trattare con bancali diversi, e questo implica che la merce va spostata, con possibili danni e sicura perdita di tempo;

dal momento che in Europa vengono usati solo gli europallet in diversi paesi della Comunità Europea alla dogana bisogna pagare una piccola tassa che copre i costi di smaltimento di bancali di tipo diverso.

Il vano merci si può poi attrezzare secondo le varie esigenze (scaffalature e cassetti per disporre gli attrezzi, per esempio per gli elettricisti o i giardinieri, gabbie per trasporto di animali, e così via).

Al di là di tutto, però, è importante che sia costruito nel modo più regolare possibile, cosicché non abbia elementi che rendano difficoltosa la sistemazione degli oggetti, come potrebbero essere i passaruota (che infatti si devono tenere il più possibile piatti); inoltre, anche l’angolatura con cui si ergono le pareti del vano è importante, perché quanto più queste sono dritte, tanto più c’è spazio per posizionare il carico.

In fondo, pensate al vano merci di un furgone esattamente come se fosse una grande valigia: se avete un po’ di pratica con i bagagli, ricorderete sicuramente quanto è scomodo sistemare le proprie cose in una valigia piena di gobbe e cunette (quelle sotto cui passano le sbarre che agevolano il trasporto della valigia stessa), o che si restringe ai lati.
La stessa cosa, ma su scala maggiore, vale per il furgone!


La Sicurezza in Furgone
Questo è un aspetto molto importante da verificare quando si intende acquistare un furgone, perché quando lo si usa per scopi lavorativi, si devono pretendere prestazioni sicure quanto a resistenza (per durata nel tempo e sforzo da carico).

Il furgone più moderno in questo senso presenta questa serie di caratteristiche:

Scocca molto rigida e a deformabilità programmata.

Abitacolo costruito in materiale di acciaio, con ulteriori barre trasversali di rafforzamento.

Cinture di sicurezza pretensionate.

Airbag: sono presenti sia l’airbag guidatore, sia l’airbag passeggero, più quelli integrati lateralmente in ogni sedile.

Sistema di frenata: su un furgone che si dica sicuro si trovano diversi sistemi di controllo che agiscono a diversi livelli:

ABS (Antilock Braking System) a 4 sensori (per il rilevamento del carico a terra e della perdita di aderenza), con il quale si evita il bloccaggio contemporaneo delle ruote in caso di brusca frenata;

sistema EBD (Electronic Brake-power Distribution), che interviene sulla stabilità della frenata;

ASR (Anti-Schlupf-Regulierung), che è un sistema anti-pattinamento delle ruote motrici. Si può dire che sia l’EBD sia l’ASR sono sistemi di ABS che concorrono con l’ABS vero e proprio nel controllo e nella correzione della frenata.

Un sistema ancor più avanzato dell’ABS è invece l’ESP (Electronic Stability Program), fornito di serie su un’automobile per la prima volta con la Classe A della Mercedes, che serve per controllare in maniera sincronizzata la stabilità del veicolo rispetto a tutte e quattro le ruote, e non solo in frenata. E infatti è Mercedes che lo propone di serie sui suoi ultimi modelli, a differenza di Fiat e Piaggio.

La sicurezza sul furgone, tuttavia, non deve essere affidata solo ai sistemi meccanici: è fondamentale poter prevenire situazioni di stanchezza, stress e affaticamento del conducente.
Per raggiungere questo scopo si rivelano utili allora anche elementi che direttamente non sono collegati alla sicurezza. Per esempio:

Facilità di guida, espressa da una buona maneggevolezza del furgone: questo è favorito dalla presenza di un buon sistema di servosterzo.

Visibilità ottima, che varia a seconda di come è costruita la cabina e dove è posizionato il sedile del guidatore rispetto al parabrezza. Lo spettro visivo deve essere il più possibile ampio ed è importantissimo che non ci siano punti ciechi, tanto più quando si eseguono manovre delicate in spazi angusti.
Nel fornire la giusta visibilità concorrono anche gli specchi retrovisori, che devono essere calibrati nel modo corretto per dare al guidatore l’idea più realistica di quello che lo circonda (in genere sono dotati di grandangolo).
Infine, non bisogna dimenticare i fari: per avere un cono di illuminazione maggiore bisogna richiedere, a chi lo può fornire (come per esempio i modelli Mercedes), i fari bixeno, che offrono prestazioni superiori a quelle dei fari tradizionali. Così si prevengono i problemi derivanti dalla circolazione su strade poco illuminate o a tarda ora.

Motore elastico, che riduce la necessità di frequenti cambi di marcia.


Motore e Ambiente
Un furgone è in genere alimentato soprattutto a diesel, soffrendo purtroppo dello stesso difetto che hanno in genere tutti i veicoli commerciali, cioè un alto tasso di inquinamento, che viene riversato per lo più nelle aree urbane.

E’ vero che oggi anche per il motore alimentato a diesel esistono dispositivi anti-inquinanti (o sarebbe meglio dire, piuttosto, che riducono l’emissione dei gas di scarico nocivi), come i filtri antiparticolato, ma è altrettanto vero che il furgone standard ancora oggi in numero davvero troppo esiguo rispetta le norme europee contro l’inquinamento.

Anche per il furgone infatti, in quanto veicolo commerciale di PTT (peso totale a terra) inferiore alle 3,5 tonnellate, valgono le stesse classi stabilite dalla Comunità Europea per le automobili: in particolare, tra le più recenti e quindi aggiornate in materia ambientale, la classe Euro III per un furgone immatricolato a partire dal 2001 e fino al termine del 2005, e la classe Euro IV per un furgone immatricolato a partire dal 2006 (la differenza con le automobili è che per queste la classe Euro III scatta già dal 2004).

E’ importante che il furgone sia in regola, perché dal momento che in alcuni casi è un mezzo di cui non si può fare a meno (il caso tipico è quello del fornitore che scarica merci ai negozi), ha accesso anche all’interno dei centri storici, che dunque in questa occasione non possono essere tutelati come di solito dall’inquinamento.

Tuttavia non si può dire che le case costruttrici (e le maggiori in questo campo sono Fiat, Iveco, Piaggio e Mercedes) non si siano impegnate per trovare sempre nuove soluzioni a questo problema.
La ricerca è partita per forza di cose dal motore e dal propulsore, cioè dal tipo di alimentazione.

Come si diceva poco fa, la maggior parte dei furgoni funziona con il diesel, ma le cose stanno cambiando molto rapidamente e le nuove soluzioni, meno inquinanti e più vantaggiose anche in termini di risparmio, saranno presto rese di serie su tutte le gamme.
Ecco le varie alternative, più meno nuove:

Benzina. Nessuna novità, se non un rapporto sempre migliore a livello di prestazioni.

Diesel. Anche qui nessuna novità, è l’alimentazione più usata per il furgone, forse anche perché un tempo il motore a diesel era più resistente di quello a benzina. Come vantaggio ha di essere di facile manutenzione.
Mercedes propone sull’ultimo modello un motore Diesel Common Rail (DCI) dotato di un nuovo sistema (Assyst) per segnalare per tempo quando va cambiato l’olio e quali parti del motore si sono usurate maggiormente: inoltre, sempre utilizzando sensori posizionati all’interno del motore, è in grado di prevedere quando si deve fare il tagliando 3.000 km prima che sia necessario. Tutto questo per ridurre al massimo i consumi e gli sprechi adeguando il furgone alle esigenze dei singoli utilizzatori.

Elettrico. Motore adatto soprattutto a un furgone di piccole dimensioni, assicura un totale rispetto dell’ambiente, abbattendo anche l’inquinamento acustico, dato che è del tutto silenzioso.

GPL. Questo tipo di alimentazione si situa tra le novità, perché i modelli di furgone più moderni possiedono un sistema di doppia alimentazione benzina/GPL, che assicura non solo un minore impatto ambientale in termini di inquinamento, ma anche una autonomia notevole. La tecnologia più avanzata prevede l’iniezione liquida del GPL (vedi per esempio Fiat Ducato).

Metano. Ultima trovata nel campo dei motori, si pone come la vera alternativa ecologica (ed economica) del motore a benzina quanto a prestazioni. La sua dotazione dipende dalle marche: Fiat lo propone già nel suo modello di maggior successo (Ducato, versione 2.0 Natural Power), Mercedes lo fornisce di serie sull’ultimo modello in uscita (Sprinter, maggio 2006), mentre Piaggio ci sta ancora lavorando su e prevede di poterlo fornire a partire da settembre 2006.

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