Guida all'acquisto di Abbigliamento Moto

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Written on 01:57 by Maw Agency

L’abbigliamento moto rappresenta un capitolo molto importante per la sicurezza, sia perché garantisce al motociclista un uso confortevole e corretto della sua moto, sia perché gli assicura la giusta protezione in caso di incidente: nella scelta di qualsiasi capo dell’abbigliamento moto bisogna perciò privilegiare sempre il comfort alla bellezza estetica.
Consigli generali

Attenzione: un corretto abbigliamento moto non deve essere trascurato neanche dal passeggero, perché tutti gli accorgimenti e le indicazioni per mettersi in viaggio in tutta sicurezza valgono tanto per chi guida, quanto per chi viene trasportato.

Non sono molte le marche ufficiali che propongono abbigliamento moto (tra queste: Dainese, Ducati, Alpinestar, Givi, Spidi, Arlen Ness, Nolan), considerando l’abbondanza quasi spropositata che invece domina il mondo dell’abbigliamento in generale.

I prezzi possono variare di molto se si sceglie un capo d’abbigliamento moto in pelle; la spesa maggiore va per giubbotto e tuta, mentre guanti e stivaletti hanno costi del tutto adeguati. Da notare che giubbotti, tuta e stivaletti sono proposti sempre anche nei modelli da donna, che generalmente consistono in capi più sagomati o calzature più piccole, e più raramente si presentano in colori diversi dai modelli maschili.


Giubbotto
Quando si guida bisogna sempre indossare un giubbotto, per ripararsi innanzitutto dall’aria, che arriva ad alta velocità dando molto fastidio alle parti scoperte, poi da qualsiasi oggetto che possa andare a sbattere contro il guidatore, mettendone a rischio il controllo del mezzo (insetti, uccelli, pietrisco che si solleva dalla strada, oggetti che si possono staccare dal veicolo che ci precede).

Il modello: è praticamente obbligato: nessun colletto, niente cappuccio, taglio corto, per non essere d’impaccio alla seduta, massima aderenza al corpo per evitare svolazzamenti scomodi e pericolosi. L’essenzialità è privilegiata per avere il massimo di funzionalità. Se ne trovano fondamentalmente di due tipi, in cordura e in pelle, cui si affianca il tessuto d-dry.

L’abbigliamento moto invernale richiede di preferenza il giubbotto in pelle, in grado di garantire una migliore protezione dal freddo, nonostante anche quelli in cordura o in d-dry dispongano di interni imbottiti, che sono staccabili, mentre d’estate la pelle tiene decisamente più caldo, anche se tutti i modelli sono dotati di prese d'aria in posizioni strategiche.

In caso di pioggia: soprattutto i giubbotti delle ultime generazioni sono perfettamente attrezzati per proteggervi dall’acqua, tanto con l’impermeabilizzazione esterna, quanto con l’inserzione di membrane idrorepellenti interne. Tuttavia molto dipende dall’entità della pioggia e dal tempo di esposizione, dato che in moto il corpo è interamente in balia del clima. Nonostante poi un normale giubbotto in cordura sia impermeabile, la pelle ha una maggiore capacità idrorepellente.

In caso di caduta: anche qui la pelle è più sicura, perché ripara maggiormente dalle bruciatore causate dallo sfregamento con l’asfalto e si danneggia più difficilmente.

In fin dei conti, perciò, con il giubbotto in pelle non si sbaglia mai, al massimo si soffre un po’ di caldo: inoltre, poiché l’occhio vuole la sua parte anche per l’abbigliamento moto, sappiate che i giubbotti in pelle si trovano in una varietà maggiore di colori e sono più personalizzabili. Il giubbotto in cordura presenta tuttavia un grosso vantaggio: costa incredibilmente di meno rispetto a quello in pelle, in alcuni casi anche la metà, e ancora meno costa quello in tessuto d-dry, che pure offre le stesse prestazioni. Ma certo, se è sulla sicurezza, forse risparmiare diventa meno importante.

Le protezioni rigide: è fondamentale verificare che il giubbotto abbia la predisposizione a inserirle, quelle per spalle e gomiti, e la cosiddetta “conchiglia” che protegge la schiena. Bisogna controllare bene questo aspetto, perché non tutti i giubbotti presentano questa caratteristica.

Un consiglio pratico. Soprattutto quando fa più caldo, come è naturale si suda molto dentro il giubbotto, specialmente se è di pelle; quindi è buona norma igienica, se si vogliono evitare cattivi odori e brutte figure, ma anche se si vuole evitare di cambiare il giubbotto ad ogni gita al mare, indossare almeno le mezze maniche, camicia o maglietta che si voglia. Ad ogni modo, per i più intraprendenti (o forse sarebbe meglio dire: le più intraprendenti?), sappiate che il giubbotto in cordura (certo NON quello in pelle!) e le imbottiture interne si possono lavare anche in casa, mentre il giubbotto in pelle invece va necessariamente mandato in tintoria, come un qualsiasi capo d’abbigliamento in questo materiale: ricordarsi comunque SEMPRE di togliere le protezioni rigide.


Guanti
Possedere dei guanti nel proprio abbigliamento moto è sempre opportuno per avere innanzitutto la giusta presa, dal momento che i guanti per la moto possiedono sempre nella parte inferiore uno strato ruvido che consente una presa salda delle manopole. Ecco perché i guanti da moto devono aderire comodamente e alla perfezione alle mani, così da potenziare al massimo la sensibilità sulle manopole e riuscire a frenare e accelerare nel modo desiderato: pensate a cosa comporterebbe, per esempio, dover frenare all’improvviso e non riuscire a farlo per “eccesso di guanto”!

Funzione: i guanti hanno la stessa funzione del giubbotto di fare da schermo all’aria: le mani del guidatore, infatti, per via della posizione frontale che hanno in assetto di guida, sono particolarmente esposte al vento e all’eventuale pietrisco proveniente dall’asfalto. Anche il passeggero si accorgerà presto di averne assolutamente bisogno, per proteggersi dall’aria, che arriva forte nonostante si stia di dietro, ma anche per afferrare saldamente le eventuali maniglie di sostegno apposte sul retro della moto.

Materiali: sono diversi (pelle, neoprene, goretex), e con pesi variabili a seconda che si debbano utilizzare d’estate o d’inverno. L’importante è che abbiano sempre le opportune protezioni in carbonio sulle nocche, così da difendere le mani in caso di caduta; le protezioni dei guanti non si possono togliere. Tuttavia i guanti destinati all’uso invernale non le prevedono sempre, per non ridurre eccessivamente la sensibilità delle mani dato il volume già consistente dell’imbottitura.
Come nel caso dei giubbotti, la pelle si rivela il materiale più affidabile quanto a protezione dall’aria (calda o fredda che sia), più indistruttibile in caso di caduta, e più resistente all’usura. Non ci sono grosse differenze di prezzo tra guanti in pelle e altri guanti.


Tuta
Dell’abbigliamento moto è forse il capo all’apparenza più professionale, quello che più di tutti vi può far sembrare dei veri motociclisti. Effettivamente, chiunque si mettesse in viaggio per mete lontane capirebbe quanto è utile e comoda, poiché, data la sua struttura, estende tutti i vantaggi del semplice giubbotto all’intero corpo e la guida non può che guadagnarci. Non bisogna però dimenticare che si tratta di un capo d’abbigliamento moto estremamente sportivo, creato innanzitutto per i professionisti ad ogni livello, necessario quando si desidera correre su una pista, e non indispensabile per il guidatore comune.
Se però alla fine scegliete di adottare uno stile molto sportivo e acquistate una tuta, soprattutto quando la temperatura non è clemente apprezzerete molto la mancanza di spifferi sulla schiena nello spazio che facilmente si scopre tra busto e pantaloni all’altezza dei lombi, e ancor più quando piove vi sentirete protetti dall’acqua che si infiltra ovunque sotto la spinta dell’aria.

Pro: le tute si trovano esclusivamente in materiale di pelle e sono particolarmente indicate per un viaggio molto lungo o invernale. Comprendono già tutte le protezioni rigide necessarie, per spalle, schiena, gomiti e ginocchia; solo le mani rimangono fuori, quindi basta indossare i guanti giusti.

Contro: l’unico vero inconveniente della tuta è il prezzo, abbastanza elevato visto che si tratta di pelle. Inoltre, quando non starete guidando la troverete decisamente scomoda, dato che la parte superiore vi resterà in vita “a penzoloni”, rendendovi un po’ più goffi nei movimenti.


Protezioni rigide
Da quello che avete letto vi sarete accorti che le protezioni rigide sono un elemento che torna spesso nell’abbigliamento moto ed è facile capire perché, anche se sarebbe meglio fidarsi solo sulla parola!

Cosa sono: si tratta di rinforzi in carbonio o in materiali plastici collocati nei punti sensibili in caso di caduta, e cioè: schiena, spalle, gomiti, nocche delle mani e ginocchia. Alcune di esse hanno dei nomi specifici e curiosi, inventati per via della loro forma: così è per la conchiglia, una specie di grande scudo per la schiena, e le saponette, protezioni per le ginocchia.

Per riassumere, dovreste controllare sempre al momento dell’acquisto se il capo d’abbigliamento moto che avete scelto è già provvisto di protezioni rigide, oppure le prevede; di alternativo ci sono solo le saponette, poiché si trovano esclusivamente incorporate alle tute.
Ad ogni modo le protezioni sono parti vendibili anche separatamente, quindi è possibile sostituirle qualora si siano danneggiate per urto o usura.


Cerata
Cosa fare se, estate o inverno, caldo o freddo, la pioggia ci coglie per strada? Innanzitutto adeguare la guida alle condizioni climatiche, rallentando l’andatura ed evitando frenate brusche, esattamente come fareste se foste in macchina. Cercate di non irrigidirvi troppo, la moto non cade in realtà così facilmente nonostante le sensazioni corporee la pensino diversamente; questo deve essere tenuto ben presente soprattutto dal passeggero, che probabilmente vivrà attimi di sconforto, ma che deve cercare di non peggiorare ulteriormente le cose agitandosi e rendendo ancor più difficile per il guidatore mantenere il controllo della moto.

Consideriamo la cerata un elemento della sicurezza, perché è l’unico modo che avete per ripararvi in modo efficace dall’acqua; come si è detto proprio all’inizio, infatti, se vi sentite comodi e nulla vi disturba, il vostro modo di guidare sarà ottimizzato, tanto più quando le condizioni climatiche si complicano.

Dato che in moto l’esposizione del corpo alla pioggia è totale, a meno che non si tratti di una breve spruzzatina, vi sembrerà di trovarvi nel diluvio universale, quindi meglio premunirsi; paradossalmente, il passeggero si bagna tanto quanto il guidatore, perché se evita l’impatto con la pioggia nella parte frontale, non può evitare di inzupparsi la schiena a causa dell’acqua sollevata a mulino dalla ruota posteriore.

Un capo necessario: nonostante le vostre difese, l’acqua tenterà impietosamente di infiltrarsi ovunque, facendosi strada anche attraverso il tessuto, poiché, lo ribadiamo, nessun giubbotto o tuta potrà impedire all’acqua di bagnarvi se resterete sotto la pioggia battente troppo a lungo: solo il tessuto della cerata, in quanto materiale di origine plastica, è idrorepellente al 100 per 100. Quindi, quando si passa in rassegna il proprio abbigliamento moto in vista di un viaggio di una certa entità, controllare anche questo: MAI partire senza cerata.

Cos’è: si tratta di una specie di k-way da moto, le cui estremità sono chiuse da arricciature elastiche, in modo tale da consentire il massimo della protezione; si trova a forma di giubbotto per la parte superiore e a pantalone per le gambe. L’importante è che sia pratica da infilare, perché non è detto che riusciate a trovare un riparo dalla pioggia per indossarla velocemente, quindi meglio prenderne una con le cerniere: eviterete di perdere tempo (e prendere acqua) saltellando qua e là per trovare il giusto equilibrio per indossare i pantaloni...

Un consiglio pratico: se ancora non disponete della cerata, o se non prevedete un viaggio lungo, ma un semplice week-end o una gita giornaliera, non partite comunque senza un k-way. Se partite per una vacanza e non avete fatto in tempo a comprare la cerata, o non pensavate che fosse un capo veramente indispensabile nel vostro abbigliamento moto, e la pioggia vi coglie abbondante, aguzzate la mente e ingegnatevi con mezzi di protezione improvvisati: per esempio, sacchetti di plastica e scotch saranno ottimi sostitutivi con cui costruire almeno dei pantaloni o dei copriscarpe. Lo stile potrebbe certo non risultare degno dell’alta moda, ma chi vi vede non potrà che apprezzare la vostra capacità di cavarvela in ogni situazione!


Scarponcini
Per un uso normale della moto non è necessario annoverare nel proprio abbigliamento moto gli stivaletti: infatti, l’importante è usare scarpe che siano assolutamente comode e abbiano la suola in gomma, per non scivolare dai pedali e poter cambiare marcia senza problemi.

I motociclisti professionisti, o coloro che intraprendono un viaggio molto lungo, magari in montagna, farebbero invece meglio a munirsi degli scarponcini appositi, degli stivali o stivaletti in pelle e gomma che coprono la caviglia, arrivando o meno fino al polpaccio, perfettamente areati e forniti di protezioni rigide sul malleolo e in punta, e di rinforzi nella parte superiore del piede a prova di cambio.

Quindi niente suole in cuoio o tacchi alti, si rischia di inciampare, oltreché sembrare un po’ ridicoli; e poi, perché rovinare con il cambio delle belle scarpe da cerimonia?

ebay.it

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