Guida all'acquisto di Automobili

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Written on 02:06 by Maw Agency

Le automobili oggi rappresentano innanzitutto uno status symbol, dunque sono sempre più espressione di personalità e stile che non mero mezzo di spostamento: la scelta di una macchina implica interpretazione stessa del concetto di movimento. Del resto fin da subito l’automobile, il suo significato, la sua forma, hanno suggerito un’idea forte di velocità, bellezza, forza e libertà.

Come già sapete, sperimentandolo ogni giorno, le automobili sono legate ad ogni momento della nostra vita, sono indispensabili in molte delle cose che facciamo, ma moltissime sono le loro caratteristiche.
Cerchiamo dunque di mettere ordine nelle conoscenze che sono già diffuse tra tutti quanti, archiviate nella nostra mente per sentito dire o per effettivo interessamento personale al mondo delle automobili.
Caratteristiche tecniche

Cilindrata e motore. La cilindrata è il volume che il pistone genera quando si sposta dal punto più alto al punto più basso di un cilindro, moltiplicato per tutti i cilindri di cui dispone il motore; la cilindrata viene calcolata in litri o centimetri cubi.

Il funzionamento di base del motore delle automobili dipende dall’energia che il combustibile sprigiona quando, a causa della scintilla provocata dalla candela, si “incendia” insieme all’aria dentro i cilindri; un motore di prestazioni normali possiede una candela per cilindro. La grandezza dei cilindri incide sulla potenza del motore, che da anni, secondo norme internazionali, viene calcolata in kilowatt, anche se permane ancora la vecchia misura in cavallo vapore (1 kilowatt corrisponde a poco più di 1 cavallo).

Dimensioni. Si tratta di un aspetto in genere direttamente proporzionale alla cilindrata delle automobili: va da sé, infatti, che, se una macchina viene progettata per raggiungere determinate velocità, o trasportare più persone o cose, deve essere in grado di fornire un certo comfort e una sicurezza adeguati, cosa che si raggiunge più facilmente aumentando proprio le dimensioni dell’intera vettura.
Si ha pertanto la seguente schematizzazione:

automobili di piccola cilindrata: entro i 3,5 mt. di lunghezza. Appartengono a questa categoria principalmente le utilitarie e le cosiddette city car;

automobili di media cilindrata: intorno ai 4 mt. di lunghezza;

automobili di grande cilindrata: a partire dai 4,5 mt. circa di lunghezza. Rappresentativa di questo gruppo è la classica berlina, anche nella versione station wagon.

Carrozzeria. Con questo termine si intende definire il profilo dell’auto, che è direttamente collegato alla ripartizione interna dell’abitacolo.

monovolume: automobile costituita da un unico modulo, suddiviso internamente nelle tre sezioni tipiche (posti davanti, posti dietro, bagagliaio). Guardata di profilo si nota una linea che si avvicina alla forma di un semicerchio.

due volumi: vettura ripartita internamente in due moduli, uno per gli spazi di seduta (davanti e dietro), uno per il bagagliaio, che rimane comunque ancora annesso all’abitacolo. La linea esterna appare segmentata in due movimenti, uno per il cofano e uno per tutto il resto.

tre volumi: classica ripartizione in tre moduli ben distinti, posti a sedere anteriori, posti a sedere posteriori e bagagliaio nettamente separato da tutto l’abitacolo. La linea esterna ricalca perfettamente la tripartizione, definendo con precisione cofano, tettuccio sovrastante l’abitacolo e bagagliaio.

Combustibili. Il motore delle automobili utilizza combustibili liquidi, così suddivisi:

carburanti (benzina)

nafte (gasolio)

gas: liquidi (GPL = gas di petrolio liquefatto) e permanenti (metano)

I motori ad accensione per scintilla (AS) o “a ciclo Otto” utilizzano carburanti e gas; invece i motori ad accensione per compressione (AC) o “a ciclo Diesel” sfruttano l’energia sprigionata dal gasolio.

Tuttavia, l’emergenza ambientale e la consapevolezza crescente della limitatezza delle risorse hanno spinto la ricerca scientifica a escogitare nuovi combustibili, meno inquinanti e ricavabili almeno parzialmente da fonti diverse dal sottosuolo. Le biotecnologie ci sono venute in aiuto con i biocarburanti, benzine e gasoli composti almeno per l’1 % da bioetanolo e biodiesel, che si ricavano dalle coltivazioni agricole.


Mobilità
Con questo termine si intende focalizzare sulla destinazione delle automobili, quindi sul motivo, essenzialmente, per cui si desidera acquistare una macchina.
La domanda di fondo deve essere: PERCHE’ COMPRO UNA MACCHINA? E dunque: A COSA MI SERVE?

In generale questi sono gli ambiti di utilizzo e le tipologie di automobili pertinenti:

AUTO E VITA PRIVATA: uso generico della macchina, per recarsi sul luogo di lavoro, fare la spesa, effettuare piccoli spostamenti urbani, uscire la sera, fare commissioni varie, portare la famiglia in vacanza e così via.

Tipologie di riferimento: generica utilitaria, city car, berlina (anche in versione station wagon), auto sportiva, fuoristrada, pick up, SUV.

GLOSSARIO:

UTILITARIA: così viene definita un’automobile di piccola e media cilindrata usata per i fini più disparati, ma soprattutto in città. Si contraddistingue per i bassi consumi e il costo contenuto.

CITY CAR: le city car rientrano nella categoria di “utilitaria”, ma sono automobili studiate e prodotte appositamente per la città (come si capisce dal loro nome), di piccole o piccolissime dimensioni, quindi perfette innanzitutto per trovare parcheggio, potenzialmente dotate di ogni comfort (secondo le richieste del cliente). Se prima era tipica di questa categoria l’inglese Mini (Rover), oggi l’esempio più eclatante degli ultimi tempi è rappresentato dal fenomeno Smart, attualmente l’auto più piccola in commercio.

BERLINA: la berlina è la classica auto di medio-grande cilindrata, chiusa, a cinque porte, in genere a tre volumi. E’ in grado di ospitare cinque persone col massimo comfort, ed è quindi ideale per viaggi di lunga percorrenza.
Il modello STATION WAGON si contraddistingue per l’aggiunta di spazio nella parte posteriore rispetto al modello di base; l’estensione del bagagliaio consente lo sfruttamento ottimale della capacità di carico della vettura; è indicato soprattutto per le famiglie.
I prezzi oscillano da una base modesta (ma non economica), fino a un massimo considerevole, secondo gli optional desiderati.

AUTO SPORTIVA: vettura in genere di dimensioni contenute che privilegia la velocità alla funzionalità. Si contraddistingue per la sua maggiore aggressività delle linee e per la capienza ridotta, tanto a livello di persone (è detta anche “due posti” perché normalmente l’abitacolo può ospitare comodamente solo due persone, guidatore incluso), quanto di cose (bagagliaio solitamente molto ridotto o quasi inesistente).
Le auto sportive si possono così classificare secondo la loro carrozzeria:

roadster: la roadster è l’auto sportiva per antonomasia, cioè la classica due posti secchi, che generalmente nasce come modello aperto.

coupé: la coupé è un'auto sportiva che prevede solo il modello chiuso, e contempla due posti più due, cioè i posti dietro sono molto risicati (ad esempio la Porsche).

cabrio: la cabrio è la versione aperta di un qualsiasi modello che viene progettato in partenza come chiuso. Quando un’automobile diventa decappottabile assume immediatamente una connotazione sportiva, anche se non nasce come tale.

FUORISTRADA:il fuoristrada è un tipo di auto che si caratterizza per avere le quattro ruote motrici (trazione 4x4 o 4WD) e dunque adatta ad affrontare percorsi impervi e sconnessi, cioè non le normali carreggiate asfaltate. Si contraddistinguono per l’ottima tenuta di strada e la particolare robustezza.

PICK UP: l'auto pick up è una vettura ibrida, a metà tra una berlina (atta al trasporto di persone) e un veicolo adibito al trasporto di merci. Rispetto a un fuoristrada dunque ha maggiore possibilità di trasporto carico.

SUV: l'SUV, categoria recente (Sport Utility Vehicle), nasce come via di mezzo tra una station wagon e un fuoristrada. Di dimensioni variabili ma comunque medio-grandi, a due o tre volumi, ha le alte prestazioni di un fuoristrada (di cui riprende per esempio la trazione 4x4) e ha le caratteristiche di un’auto di lusso; ovviamente, ha costi elevati.
Ultimamente tuttavia alcuni studi ne stanno mettendo in forte discussione l’affidabilità e la sicurezza.

AUTO E LAVORO: molte aziende dotano i propri dipendenti di automobili aziendali da usare per effettuare i vari spostamenti che il lavoro richiede (si pensi ad esempio a un rappresentante).

Tipologie di riferimento: veicoli aziendali.

GLOSSARIO:

VEICOLI AZIENDALI: sono tutte quelle automobili che un’azienda dà in uso ai propri dipendenti per necessità lavorative e/o anche come fringe benefits, cioè beni o servizi eccedenti la busta paga stabilita per contratto. Intestatario dell’auto aziendale è, naturalmente, l’azienda che la concede.

AUTO E TRASPORTO: la macchina deve essere di dimensioni maggiori per consentire il piccolo e medio trasporto di merci (fino a 3,5 tonnellate).

Tipologie di riferimento: veicoli commerciali (camioncini e furgoni di diverse dimensioni: ex. Fiat Doblò, Renault Kangoo, Ford Transit, etc., ecc.).

GLOSSARIO:

VEICOLI COMMERCIALI: per veicoli commerciali si intendono tutte quelle vetture adatte al trasporto di merci. I veicoli commerciali sono mezzi di trasporto leggeri, cioè mezzi il cui peso a pieno carico arriva fino a 3,5 tonnellate. Oltre questa misura si parla di mezzi di trasporto pesanti, come i camion, gli autocarri e così via.
Oggigiorno i veicoli commerciali sono molto più confortevoli di qualche anno fa, sono più facili e piacevoli da guidare, consumano di meno e garantiscono maggiore sicurezza; pertanto se ne vedono molti di più in giro, segno che questo mercato è decisamente in espansione.

FURGONE: il furgone è un tipo di veicolo commerciale, quindi adibito al trasporto merci, chiuso e a quattro ruote.

CAMIONCINO: un altro tipo di veicolo commerciale. Autocarro di piccole dimensioni e portata limitata, a quattro o più ruote.

AUTO E STORIA: alcune persone sono appassionate di storia dell’automobile e ammirano i vecchi (o vecchissimi) modelli per il loro design di culto.

Tipologie di riferimento: auto storiche o auto d’epoca.

GLOSSARIO:

AUTO STORICHE. Per essere tale un’automobile deve avere almeno un’età di 20 anni, stabilita in base all’anno di prima immatricolazione, corrispondente all’anno di costruzione. Le classificazioni delle auto d’epoca, molto precise, si basano naturalmente sull’antichità del modello, ma non solo:

Antique: veicoli costruiti prima del 1904

Veteran: veicoli costruiti tra il 1905 e il 1918

Vintage: veicoli costruiti tra il 1919 e il 1930

Post vintage: veicoli costruiti tra il 1931 e il 1945

Classic: veicoli costruiti tra il 1946 e il 1971

Post classic: veicoli costruiti fino a vent’anni prima dell’anno corrente, quindi anche molto recenti (!), classificabili come auto storiche in virtù di caratteristiche divenute subito da collezione.


Auto e Ambiente
Tutti negli ultimi anni avranno passato almeno una domenica bloccati a casa o in giro in bicicletta in città per via di un blocco delle auto, cioè un divieto di circolazione per tutte le automobili, senza distinzione per le targhe (pari o dispari, come è avvenuto alcune volte).

L’eccessivo inquinamento dell’aria a volte ci costringe infatti a prendere coscienza brutalmente dell’emergenza ambientale legata all’utilizzo indiscriminato delle nostre automobili.

Negli anni sono stati escogitati diversi sistemi per far fronte all’emergenza, a diversi livelli.

LE NORMATIVE – EURO 4: si tratta della recente disposizione europea in materia di al 2005 sono EURO 3. La normativa EURO 4 fissa norme più rigide contro l’inquinamento dell’aria ed è in vigore dal gennaio 2006: chi acquista un’auto nel 2006 deve stare attento a che la vettura prescelta rispetti la nuova normativa europea vigente.

IL MOTORE 1 – Le marmitte catalitiche: ne esistono di diversi tipi (ossidanti, riducenti, trivalenti). Sono quelle marmitte dotate di un complesso dispositivo in grado di neutralizzare parzialmente l’emissione di monossido di carbonio e idrocarburi (ossidanti), o di scindere gli ossidi di azoto in ossigeno più azoto (riducenti), o disvolgere entrambe queste funzioni (trivalenti).
Funzionano solo con motori alimentati da benzina verde, cioè senza piombo, visto che uno dei problemi delle marmitte catalitiche è dato proprio dall’accumulo di piombo, che ne compromette l’uso corretto.

IL MOTORE 2 – FAP: si tratta del filtro anti-particolato, l’equivalente della marmitta catalitica per i motori diesel. Attraverso di esso si bloccano in modo rilevante le microscopiche particelle di fuliggine (i particolati, appunto) che si formano durante la combustione.

I COMBUSTIBILI – I biocarburanti (biodiesel e bioetanolo): si tratta di carburanti derivati da materiali vegetali, come ad esempio l’olio di colza. Sono già in uso in altri paesi europei, mentre in Italia saranno obbligatori dal luglio 2006; dovranno essere mischiati al carburante per l’1 %, ma l’intento è di aumentare velocemente questa percentuale.
Purtroppo il loro attuale svantaggio è rappresentato dagli elevati consumi e dunque da un costo maggiore.

Altre soluzioni sono attualmente allo studio, come le auto elettriche, a idrogeno, a energia solare: il problema di fondo è sempre quello delle energie alternative..

IL BUON SENSO! Se continua ad essere vero il detto “chi fa da sé…”, il primo rimedio cui possiamo fare ricorso è la nostra intelligenza: dare meno colpe alle automobili in quanto tali e guardare piuttosto ai nostri comportamenti, magari inconsapevolmente scorretti.
Usare bene la nostra auto, mantenerla al meglio, magari farne a meno una volta di più potrebbe rivelarsi più importante di quanto non ci rendiamo conto.

ebay.it

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