Guida all'acquisto di Auto Storiche

0

Written on 02:03 by Maw Agency

Le auto storiche sono oggi l’unica testimonianza che può ancora farci pensare alle automobili come a una meravigliosa invenzione (e non un mero dato di fatto) e a quanta strada sia stata fatta a partire dalle prime intuizioni in questo campo.

Ricordiamo infatti che la definizione di automobile, cioè “mezzo (di trasporto) semovente”, che si muove da sé, può essere applicata, per la prima volta, a un mezzo a tre ruote detto “carro di Cugnot” (il suo inventore francese): siamo nel 1769. E se le quattro ruote arrivano quasi subito (inizio 1800), quanta strada invece fino al motore a scoppio (orgoglio italiano: brevetto di Bersani e Matteucci, 1860 circa)!
Storia e Classificazioni

Per auto storiche si intendono quelle automobili che abbiano in genere almeno un’età di 20 anni, stabilita in base all’anno di prima immatricolazione, corrispondente all’anno di costruzione.

Le classificazioni, precise e rigorose, si basano naturalmente sull’antichità del modello, ma non solo: hanno rilevanza anche caratteristiche non legate puramente al tempo, ma alle prestazioni dell’automobile.

Qui di seguito riportiamo la classificazione ufficialmente riconosciuta di tutte le auto storiche, citando per ogni categoria un modello che si è distinto nella storia delle automobili e che quindi potrebbe essere di particolare interesse per un appassionato.

Quando si parla di auto storiche infatti l’unico vero aspetto da cui non si può prescindere è proprio la storia, che di per sé orna di fascino e preziosità queste particolari automobili.

Antique: si tratta delle vetture costruite prima del 1904. Un esempio di questa categoria può essere uno dei primissimi modelli Fiat, fondata nel 1899 tra le prime case automobilistiche del mondo: erano infatti sprovvisti di retromarcia.

Veteran: automobili costruite tra il 1905 e il 1918. A questo proposito si può citare la Model T (Tin Lizze) della Ford (fondata nel 1903), prodotta tra il 1908 e il 1927, famosissima perché fu la prima automobile ad essere costruita in serie, sfruttando la catena di montaggio.

Vintage: automobili costruite tra il 1919 e il 1930. Per esempio, il modello B10 di Citroën (fondata in Francia nel 1919) fu il primo ad essere costruito con carrozzeria interamente d’acciaio.

Post vintage: automobili costruite tra il 1931 e il 1945. Importante citare i modelli degli anni Quaranta dell’americana Oldsmobile (fondata nel 1901), che per prima offrì come optional e a modico prezzo il cambio automatico (detto Hydra-Matic).

Classic: automobili costruite tra il 1946 e il 1971.

Questa categoria comprende anche la sottocategoria specifica delle Post War, cioè tutti quei modelli usciti proprio subito dopo la Seconda Guerra Mondiale nel periodo 1946-1960 e che beneficiarono in alcuni casi – vedi sotto – di invenzioni nate proprio per l’ambito militare.

Citiamo a proposito il modello JET1 dell’inglese Rover (fondata nel 1878), degli anni Cinquanta, il primo dotato di turbina a gas, invenzione che la casa inglese escogitò per il settore aeronautico, cui si era convertita durante la guerra (fenomeno comune) e che il nome “Jet” indica bene.

E’ del 1957 invece il modello D-Type XK150 di Jaguar che per la prima volta disponeva, come optional a basso costo, dei freni a disco, inventati in realtà nel 1902, ma rielaborati da Jaguar e per la prima volta da questa montati su un’auto da corsa in occasione della 24 ore di Le Mans.

Post classic: automobili costruite fino a vent’anni prima dell’anno corrente, quindi anche molto recenti, classificabili come auto storiche in virtù di caratteristiche divenute subito da collezione. A questo punto la gamma di modelli citabili si fa ampia: in breve, si possono ricordare la General Motors, che per prima nel 1974 vendette automobili con una marmitta catalitica; la Mercedes che nel 1981 propose gli airbag di serie; la Renault, che nel 1995 dotò una sua automobile di navigatore computerizzato.

Instant classic: automobili recentissime che si possono definire semplicemente di culto in virtù di particolari prestazioni di cui sono state protagoniste. Ad esempio, la Ferrari F-2004, con cui Michael Schumacher ha vinto il Gran Premio di Formula Uno nel 2004, e che è la quarta fra le auto storiche più care tra quelle vendute all’asta nel 2005.


Il Mercato
Il mondo delle auto storiche ha un forte pubblico di riferimento, essendo in fondo la gamma dei prezzi estremamente ampia e quindi abbordabile per qualsiasi tasca: si parte da qualche centinaia di euro scambiati direttamente tra gli appassionati, per arrivare a diversi milioni battuti nelle aste internazionali.

Sicuramente muove un giro economico davvero considerevole, a certi livelli, quindi se siete appassionati di auto storiche sappiate che acquistandone una state facendo anche un investimento che, col tempo e se l’oggetto in questione è un buon pezzo, potrebbe fruttarvi davvero molto.

Le occasioni di acquisto delle auto storiche sono diverse, anche a seconda del tipo desiderato: dagli annunci messi su internet (il modo più rapido e facile) o sulle riviste specializzate, alle aste.


Consigli per l’acquisto
Prima di tutto, come vale sempre nel settore dell’antiquariato in generale, bisogna essere molto prudenti, per non andare a comprare un’auto che non solo, magari, non è d’epoca come viene venduta, ma anche presenta difetti più o meno importanti, che incidono sul prezzo di mercato.

Innanzitutto, a meno che non stiate cercando un modello ben preciso, agite con calma: guardatevi attorno con pazienza, valutate attentamente quale tipologia di auto storiche vi potrebbe appassionare, chiedetevi perché ne volete una.

Verificate l’affidabilità del vostro referente: a questo proposito, se non siete voi stessi degli esperti in materia di auto storiche, potete (o forse dovete!) portare con voi per un’oculata verifica un consulente e un meccanico.

Il consulente per valutare l’automobile in sé, capire che importanza ha nella storia, qual è il suo prezzo di mercato, se è un’auto rara da trovare e quindi particolarmente appetibile. Esiste infatti una stima di mercato per ogni modello, come potete verificare mettendovi in contatto con le persone giuste, con le riviste di settore internazionali e consultando anche guide on line.

Un esempio forse banale: è impossibile trovare uno dei primi prototipi, perché o sono andati distrutti subito nel momento del collaudo, o sono giustamente custoditi nei musei dell’automobile. Quindi più l’auto proposta è rara, più dovete stare attenti.

Il meccanico (che deve essere di vostra fiducia) vi sarà molto utile per andare a scovare difetti magari molto piccoli o poco evidenti, che non si notano subito, ma sicuramente emergono subito dopo l’acquisto: il termostato non funzionante, la chiusura centralizzata malmessa, e così via.
L’auto va provata in ogni suo aspetto: bisogna far scaldare il motore (è meglio provarla sul pavé), verificare quanto tiene il minimo, che velocità raggiunge e, ovviamente, se ci sono vizi molto importanti (una perdita di olio, per esempio).

Tutto questo è fondamentale al fine di pagare il giusto prezzo: l’auto, se davvero è per il resto in ottime condizioni, ha comunque un buon valore, ma se presenta anche piccoli difetti non può più essere quotata nello stesso modo.

E comunque non dimenticate che si tratta di auto storiche: vetture, cioè, che hanno fatto il loro tempo, come si dice, e cui nessun restauro, per quanto accurato e radicale, può restituire l’antico vigore.

Se state per comprare un’auto che ha evidente bisogno di restauro, valutate attentamente il potenziale preventivo, che quasi sempre è superiore almeno del 20 % alle stime del vostro venditore.
Anche qui una buona considerazione iniziale del preventivo per le riparazioni e per l'acquisto di eventuali ricambi per auto storiche vi sarà di grande aiuto nello stabilire il giusto prezzo.

Una volta stabilito lo stato di salute esterna dell’auto, controllatene lo stato burocratico e fiscale: dovete assolutamente verificare la regolarità dei pagamenti (i bolli), delle revisioni e del libretto, la bontà dei numeri del motore e del telaio, l’assenza di ipoteche sul bene, la registrabilità nell’A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano) e così via.
Sono tutte cose che, se non perfettamente a posto, spetterà a voi regolarizzare e potrebbe essere economicamente rilevante.

Fatevi prendere dall’anima del commercio e contrattate il prezzo senza paure: non vergognatevi di chiedere fino al 20 % in meno di quanto propostovi.
Soprattutto nelle compravendite dirette, poi, valgono tutte le regole del commercio che conoscete: il venditore propone una cifra superiore al valore dell’auto per arrivare, alla fine della trattativa, a incassare quella che vuole; se poi pagate subito e in contanti certamente sarete più contenti entrambi.


Le Aste
Le case d’asta internazionali più importanti di questo settore si trovano soprattutto in Inghilterra, più raramente in Francia e negli Stati Uniti:

Per l’Inghilterra citiamo, ad esempio, le famosissime Christie’s e Sotheby’s londinesi, cui si accostano molte altre, come Bonham&Brooks (B&B), RTS, Purely Classic e così via.

Negli Stati Uniti si distinguono Kruse International (Indiana), RM Auctions Inc. e World Classic Auctions and Exposition Company in California, e Barret-Jackson in Arizona.

In Francia troviamo Boisgirard, Poulain Le Fur e Montessuy a Parigi, e Osenat poco fuori dalla capitale (a Fontainebleau).

Le auto storiche destinate a questo tipo di mercato sono generalmente di altissimo livello: pezzi rari o particolarmente preziosi, che possono raggiungere cifre da capogiro.
Si pensi che le prime 10 automobili, a livello generale, vendute ai prezzi più alti tra il 2004 e il 2005 sono proprio auto storiche e si consideri che l’auto più costosa in assoluto del 2005 è stata una Mercedes-Benz SSK due posti tourer del 1929, una vintage quindi, battuta all’asta in Inghilterra per una somma superiore ai 6 milioni di euro!!

Oggigiorno comunque, per tutti coloro che per diversi motivi farebbero fatica a partecipare a una di queste vendite all’asta, molto prestigiose e dunque anche molto esclusive, si possono indire anche aste virtuali, grazie ai molti siti specializzati che si trovano facilmente su internet.


I Club
Gli appassionati di auto storiche in genere aderiscono a diverse associazioni tramite le quali possono innanzitutto condividere al meglio i loro interessi, e poi essere sempre informati circa le iniziative e i concorsi dedicati a questo particolare mondo dell’automobile, nonché tenersi sempre in regola con la documentazione.

Sono moltissimi i club a carattere regionale: antichi come il Circolo della Biella di Modena, nato informalmente già dagli anni ’30 e rifondato ufficialmente nell’87, e il Club Auto Moto d’Epoca Toscano, fondato nel 1968, oppure recenti come il Lucania Ancient Motor Club, nato invece nel 1987 ecc.

Il più importante a livello nazionale è l’A.S.I., l’Automotoclub Storico Italiano, che fa parte della FIVA, la Fédération Internationale des Véhicules Anciens, la quale agisce su scala internazionale. Fondato nel 1966, riunisce oggi più di 62.000 appassionati di motorismo storico, per un totale di 225 club regionali federati e 30.000 veicoli (che possono essere di qualsiasi tipo, automobili, motociclette, veicoli commerciali, militari ecc.).
Questa federazione si pone oggi come vero e proprio baluardo del motorismo storico, nel senso che lo promuove, lo tutela come bene culturale nazionale e contribuisce a diffonderlo, grazie a manifestazioni e iniziative varie.
L’iscrizione alla federazione è aperta solo a chi possiede autovetture storiche di un certo livello (non economico, ma qualitativo), e in questo senso l’ASI si pone anche come garante di qualità sulle auto storiche in circolazione.

Tra i club ci sono poi quelli dedicati ad auto storiche specifiche: per esempio quello della Fiat 600, il British Car Club per gli appassionati di auto storiche inglesi, il Club Fuoristrada Storici Italiani e molti altri ancora, di cui potrete trovare notizie e recapiti su internet oltre che sulle riviste specializzate.


Concorsi e Manifestazioni
Moltissime sono le iniziative con cui si cerca di inorgoglire gli appassionati, mietere nuovi adepti e mostrare al grande pubblico un po’ di storia dell’automobile: in fondo, anche chi non intende comprare un’auto storica, di certo ne resterà affascinato

Tra i concorsi, che sono davvero innumerevoli, citeremo la storica Mille Miglia, inaugurata nel 1927 come corsa automobilistica, abolita nel 1957 a causa del divieto delle gare su strada e ripristinata nel 1986 come manifestazione riservata alle auto storiche. Si tiene da allora ogni maggio e consiste in un percorso da Brescia a Roma e ritorno; l’originario successo è ogni volta riaffermato dal crescere dei partecipanti e dell’interesse generale.

Anche le manifestazioni sono di moltissimi tipi: si va dai concorsi di eleganza (per esempio quello che si tiene a Como a Villa d’Este), alle manifestazioni a carattere turistico-culturale (il Trofeo di Carnevale ad esempio) e sociale (i vari raduni di Primavera), o rievocativo (come la rievocazione della Coppa Milano San Remo) e tematico (per esempio Auto e Sapori).

Ce n’è veramente per tutti i gusti!

ebay.it

If you enjoyed this post Subscribe to our feed

No Comment

Posta un commento